I Templari erano un ordine monastico nato alla fine dell’XI secolo per opera di Ugo di Payns e di altri cavalieri reduci della prima crociata. Erano così chiamati perché la casa-madre era una fortezza situata dove si riteneva sorgesse il Tempio di Salomone, a Gerusalemme.
Il loro obiettivo principale era combattere in Terra Santa per difendere i luoghi sacri e poi, dopo la riconquista di Saladino, riconquistarli.
L’ordine dei templari fu riconosciuto dalla Chiesa nel 1139 con la bolla del papa Innocenzo II.
I cavalieri templari potevano essere laici o chierici. Ogni cavaliere templare era vincolato dai voti di castità, obbedienza e povertà.
Vivevano secondo regole molto rigide: erano tenuti a osservare frequenti celebrazioni liturgiche e digiuni, a fare l’elemosina, a consumare i pasti in silenzio ascoltando una lettura biblica, a portare corti capelli, barba e baffi.
Unica differenza dagli altri ordini monastici era la disciplina militare e l’uso delle armi: nasceva così la figura del monaco-guerriero.
I cavalieri portavano sopra semplici vesti un mantello bianco con una croce rossa sul petto (la croce dei Templari).
I Templari, nel giro di poco tempo, divennero uno degli ordini più ricchi e temuti di tutta Europa. Molti fedeli infatti lasciavano ricche eredità ai membri dell’Ordine per finanziare le loro missioni.
Filippo il Bello e i Templari
Proprio le ingenti ricchezze raccolte dai Templari ne segnarono la fine. Interessato a entrare in possesso dei molti beni che l’Ordine possedeva in Francia, il re di Francia Filippo il Bello nel 1307 ordinò infatti un grande processo contro essi.
Il processo si concluse nel 1314 con la condanna a morte dei loro capi, la confisca di tutte le loro ricchezze e lo scioglimento dell’Ordine.