Secondo la Bibbia, il Primo Tempio di Gerusalemme venne edificato intorno al 960 a.C dal re Salomone (e perciò anche detto il Tempio di Salomone).
Il primo tempio di Gerusalemme
Il Primo Tempio di Gerusalemme o il Tempio di Salomone (di cui l’immagine mostra una ricostruzione) fu costruito in sette anni; aveva forma rettangolare, misurava 35 metri di lunghezza e 10 di larghezza.
Al suo interno si trovava il Santo dei Santi, un locale cubico di nove metri di lato, spoglio e senza finestre, dove era posta l’Arca dell’Alleanza. Nel Santo dei Santi solo il sommo sacerdote poteva penetrare un giorno all’anno, nella festa dello Yom Kippur, per offrire il sangue del capro espiatorio sacrificato per l’espiazione dei peccati del suo popolo.
All’esterno, invece, c’erano una enorme vasca di bronzo usata per la purificazione rituale e un altare su cui erano bruciate le offerte.
Il Tempio di Gerusalemme (il primo) fu distrutto nel 586 a.C. dal re babilonese Nabucodonosor, quando questi espugnò Gerusalemme deportando parte della popolazione in Babilonia.
Secondo tempio di Gerusalemme
Fu ricostruito nel 538 a.C. per concessione di Ciro il Grande, re dell’Impero persiano, dopo che, conquistata Babilonia, permise agli Ebrei di lasciare questa città, dove li aveva deportati Nabucodonosor. Si tratta del cosiddetto Secondo Tempio di Gerusalemme.
Fu ultimato nel 515 a.C. Delle stesse misure del Primo, non custodiva però più l’Arca dell’Alleanza, andata perduta.
Fu saccheggiato nel 169 a.C. dal re siriano Antioco IV e, profanato, lo dedicò a Zeus. Fu poi riconsacrato da Giuda Maccabeo nel 164 a.C.
Tempio di Erode
A partire dal 19 a.C., Erode il Grande diede inizio a lavori di restauro e ampliamento del Secondo Tempio di Gerusalemme. Per questo motivo, da quella data, è anche chiamato Tempio di Erode; i lavori terminarono nel 64 d.C.
Il Tempio di Erode il Grande era circondato da una serie di cortili: il muro di cinta, che non poteva essere valicato dai non-Ebrei; l’atrio «delle donne», aperto a chiunque volesse lasciare delle offerte; l’atrio «di Israele», aperto solo agli uomini che assistevano ai rituali sacrificali; infine, il Santo dei Santi, dove erano custodite le Scritture e gli arredi sacri, e dove erano ammessi solo i sacerdoti.
Distruzione del Tempio di Gerusalemme
Nel 66 d.C. scoppiò un’insurrezione ebraica che diede inizio alla prima guerra giudaica. Essa terminò nel 70 d.C. quando le legioni romane comandate da Tito, figlio dell’imperatore Vespasiano, riconquistarono e distrussero Gerusalemme, compreso il Secondo Tempio.
Muro del Pianto
Dopo la definitiva distruzione del Secondo Tempio di Gerusalemme nel 70 d.C da parte delle truppe di Tito, di esso restò in piedi solo la parte più estrema del muro occidentale, il Muro del pianto.
Oggi tutta l’area circostante il Muro del Pianto è considerata sacra dagli Israeliti ed è una grande sinagoga a cielo aperto.
Secondo l’uso tradizionale, gli uomini, a capo coperto, vi accedono separati dalle donne. Ciascuno si raccoglie in preghiera e molti lasciano, tra gli anfratti delle gigantesche pietre, bigliettini di carta con le proprie preghiere e intenzioni scritte.