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Decameron Giovanni Boccaccio – cosa devi sapere

Decameron o Decamerone è il capolavoro di Giovanni Boccaccio (1313-1375). È una delle opere di letteratura italiana più conosciute, sia in Italia che all’estero. Qui troverete un facile schema del Decameron di Boccaccio che ripercorre i punti principali dell’intera opera. Vi tornerà certamente utile per verifiche scritte e interrogazioni.

Daremo, in particolare, risposta alle seguenti domande: Che cos’è il Decameron? Cosa significa il titolo? Qual è la struttura dell’opera? Che cos’è la cornice narrativa utilizzata da Boccaccio nell’opera? Per chi è stato scritto il Decameron? Chi sono i personaggi e i protagonisti? Quali sono i temi principali? Qual è il messaggio del Decameron?

Che cos’è il Decameron?

Il Decameron o Decamerone è una raccolta di cento novelle scritte da Giovanni Boccaccio in lingua volgare tra il 1348 e il 1353.

Cosa significa il titolo?

La parola Decameron è formata da due parole greche: déka, che significa “dieci” e hēmerai, che significa “giorni”. Quindi Decameron significa “dieci giornate”.

La struttura del Decameron

Il capolavoro di Boccaccio si apre con un Proemio (contenente una dedica alle donne innamorate); ogni Giornata è preceduta da un’Introduzione e chiusa da una Conclusione, nella quale i giovani cantano una ballata e decidono il re o la regina del giorno seguente, che sceglie il tema delle novelle (l’amore, l’astuzia, la cortesia ecc.), su cui ciascuno dei dieci giovani dovrà raccontare una novella. L’opera si chiude con la Conclusione dell’autore, in cui c’è un’autodifesa dell’autore per i temi scabrosi toccati e un’accusa all’ipocrisia dei religiosi. Ogni novella è preceduta inoltre da una rubrica, cioè una sorta di sommario che sintetizza in poche righe il contenuto.

Che cos’è la cornice narrativa del Decameron?

La cornice del Decameron è l’espediente narrativo con cui Boccaccio inquadra le sue cento novelle all’interno di una struttura narrativa. È una storia più grande che contiene le altre storie, cioè le cento novelle.

Questa è la trama della cornice: nella “cornice” Boccaccio racconta che una «allegra brigata», formata da sette ragazze e tre ragazzi, per sfuggire alla peste del 1348, si trasferisce in una tenuta di campagna, poco fuori città. Qui le sette fanciulle e i tre ragazzi decidono di passare il tempo passeggiando, scherzando e raccontando novelle.

I giovani restano insieme per quattordici giorni, da un mercoledì al martedì di due settimane dopo, perché il novellare viene interrotto il venerdì e il sabato di ciascuna settimana, per il riposo e la preghiera. Così vengono raccontate dieci novelle ogni giorno per dieci giorni, per un totale di cento novelle.

Per chi è stato scritto il Decameron?

Nel Proemio Boccaccio scrive che quest’opera è dedicata in particolare alle donne che soffrono per amore, con l’intento di offrire loro consolazione e intrattenimento.

I personaggi e i protagonisti del Decameron

La narrazione è calata in un contesto storico e sociale ben definito, quello della Firenze del XIV secolo.
A quel tempo il mondo dei cavalieri stava ormai tramontando; la vecchia classe aristocratica delle corti perdeva gradualmente importanza di fronte al nuovo ceto borghese, più vitale e intraprendente, occupato in attività mercantili e finanziarie.

Nelle novelle del Decameron troviamo quindi accanto a sovrani e signori (rappresentanti del vecchio ordine) anche il gruppo, ben più folto, di coloro che popolano la società urbana: banchieri, notai, artigiani, popolani e contadini.

Protagonista dei racconti è la vita stessa nei suoi aspetti comici, tragici, grotteschi, eroici, dovuti al caso e alla natura degli uomini.

Dalla mescolanza di queste componenti si sviluppano l’avventura, l’intrigo, la beffa, gli equivoci, in cui restano coinvolti personaggi indimenticabili: signori e sudditi; ricchi mercanti e popolani; mariti egoisti e mogli astute; fanciulle virtuose e donne volgari. E ancora imbroglioni, sciocchi, religiosi ipocriti ma anche figure dall’animo nobile e delicato.

A differenza di molti letterati del suo tempo, Giovanni Boccaccio sceglie dunque di rappresentare l’uomo con i suoi vizi e le sue virtù, con i suoi istinti e le sue passioni, tra le quali prevale la passione d’amore.

Quali sono i temi del Decameron?

In generale, le cento novelle trattano tematiche universali come l’amore, l’ingegno e la fortuna (inteso come caso fortuito). Ogni giornata del Decameron è caratterizzata da un tema specifico, ad eccezione della prima e nona giornata, che sono a tema libero. Precisamente:

Fortuna e peripezie a lieto fine → seconda giornata;
ingegno e abilità → terza giornata;
amori infelici → quarta giornata;
amori felici → quinta giornata
motti di spirito → sesta giornata;
beffe di donne ai mariti → settima giornata;
beffe varie → ottava giornata;
esempi di cortesia → decima giornata.

Qual è il messaggio del Decamerone?

Il messaggio che con il Decameron Boccaccio vuole comunicare è la scoperta della forza dell’amore e dell’ingegno (intelligenza) umani attraverso la narrazione delle 100 novelle da parte dei 10 ragazzi della brigata.

La fortuna del Decameron

Fin dal suo apparire, il Decameron ebbe una grande fortuna e fu imitato da parecchi autori già nel Trecento.

Anche nei secoli successivi quest’opera ha condizionato la tradizione della novellistica italiana. Si pensi alla cultura dell’Umanesimo e del Rinascimento, che auspicava un’esistenza dedicata al piacere e al culto del vivere sereno (questo ideale è ben sintetizzato ed espresso nel celebre Trionfo di Bacco e Arianna di Lorenzo de’ Medici).

Nota: Il Decameron di Giovanni Boccaccio fu inserito nell’Indice dei libri proibiti.

 

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