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Concilio Vaticano I e Infallibilità del Papa

Il Concilio Vaticano I e Infallibilità del Papa riassunto

Il Concilio Vaticano I fu aperto a Roma da papa Pio IX l’8 dicembre 1869 e bruscamente interrotto il 18 luglio 1870 a causa dello scoppio della guerra franco-prussiana. Vide la presenza di circa settecento Padri, quasi tutti europei e in larga maggioranza italiani, mentre non fu invitato (e quindi non partecipò) alcun capo di Stato cattolico.

Il Concilio Vaticano I fu condizionato:

  • dallo scoppio della guerra franco prussiana, il 19 luglio 1870;
  • dalla breccia di Porta Pia, il 20 settembre 1870, e la successiva occupazione di Roma da parte delle truppe italiane;
  • dall’abolizione dello Stato Pontificio.

Due le costituzioni che vennero approvate dai Padri conciliari:

  • la Dei Filius, in cui si condannava il razionalismo, il panteismo¹, l’ateismo, il tradizionalismo², il fideismo³. Il fine era quello di mostrare che non vi è opposizione tra fede e ragione, ma contemporaneamente si sottolineava l’origine di tutti gli errori moderni dalla Riforma protestante;
  • la Pastor Aeternus, nella quale si proclamava il dogma dell’infallibilità del papa quando parla ex cathedra (cioè “dal suo seggio”) e definisce un dogma (verità rivelata da Dio e definita dalla Chiesa come articolo di fede) o un articolo di morale, nel pieno della sua autorità di vicario di Cristo.

Infallibilità del papa

La proclamazione del dogma dell’infallibilità del papa fu alla base dell’energica contestazione dello studioso Ignaz von Döllinger (1799-1890), scomunicato nel 1871, che diede vita a uno scisma che portò alla nascita della Chiesa dei Vecchi cattolici o Vetero cattolici. Fondata a Monaco, essa respingeva anche il dogma dell’Immacolata Concezione, abolì il celibato ecclesiastico e la confessione auricolare e introdusse il volgare nella messa. Dal 1889 la Chiesa dei Vecchi cattolici e la Chiesa giansenista hanno costituito l’Unione di Utrecht.

¹Panteismo. Atteggiamento religioso-filosofico che considera Dio immanente alla realtà e identifica Dio con il mondo.

²Tradizionalismo. Dottrina filosofico-religiosa anti-illuminista e antiliberale che rigettava la ragione e attribuiva ogni conoscenza metafisica, morale e religiosa a una rivelazione originaria di Dio. I principali esponenti furono Lamennais, de Maistre, de Bonald.

³Fideismo. È una dottrina affine al tradizionalismo, illustrata da de Lamennais: sostiene che le supreme realtà metafisiche si possono apprendere solo con la fede nella rivelazione divina.

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