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La fame nel mondo: cause, conseguenze, rimedi

La fame nel mondo: riflessioni sulle cause, conseguenze e possibili rimedi, utili per svolgere il tema sulla fame nel mondo o per una ricerca (la fame nel mondo ricerca) o per tesina o riassunto.

Uno degli squilibri più evidenti tra Paesi sviluppati e Paesi in via di sviluppo è quello della disponibilità di acqua e cibo.

Una parte del mondo mangia e beve, mentre un’altra soffre la fame e la sete. Nei Paesi avanzati il cibo è a disposizione di tutti, si consuma e si spreca anche, mentre la percentuale di denutrizione nei Paesi in difficoltà è spaventosa.

La mancanza di un’adeguata e sufficiente alimentazione affligge la popolazione della maggior parte dei Paesi africani e di alcuni Paesi asiatici. È particolarmente grave in Somalia, Costa d’Avorio, Etiopia, Nigeria, Uganda, Ciad, Niger e, in Asia, in Afghanistan, Pakistan, Bangladesh.

Ogni anno si ammalano e muoiono tantissime persone, soprattutto bambini, che non riescono, quotidianamente a raggiungere una quantità di calorie necessarie al basilare sostentamento.

Oltre alla morte, la malnutrizione cronica causa indebolimento della vista, uno stato permanente di affaticamento con bassa capacità di concentrarsi e lavorare, una crescita stentata, ed un’estrema vulnerabilità alle malattie. Le persone malnutrite non riescono a mantenere neanche le funzioni vitali basilari.

Ovviamente la debolezza e la fragilità causate dalla denutrizione e dalla malnutrizione incidono direttamente sulla crescita economica dei Paesi che ne sono afflitti.

La produzione di cereali (riso, mais e frumento) è il supporto principale dell’alimentazione mondiale. I Paesi ricchi la producono e la vendono sul mercato e i Paesi poveri non hanno le risorse economiche per acquistarla, né riescono a vivere della propria agricoltura.

Spesso bastano minime risorse affinché le popolazioni più povere riescano a coltivarsi il cibo e diventare autosufficienti. Queste risorse possono essere: semi di buona qualità, attrezzi agricoli adatti e l’accesso all’acqua.
Minimi miglioramenti delle tecniche agricole e dei sistemi di conservazione dei cibi aiutano ulteriormente.

Inoltre, le migliori condizioni igienico-sanitarie hanno ridotto il tasso di mortalità, soprattutto infantile, agevolando la natalità e quindi l’incremento demografico, soprattutto nel Sud del mondo, per cui le risorse scarseggiano sempre più e l’emergenza continua.

Numerosi esperti sono convinti che il modo migliore per alleviare la fame nel mondo sia l’istruzione. Chi è istruito riesce più facilmente ad uscire dal ciclo di povertà che causa la fame. Ma non si pensa alla scuola quando si ha fame e anche i più piccoli devono lavorare duramente solo per rimediare il minimo per non morire.

Per combattere la fame nel mondo occorre cambiare il nostro modo di produrre e consumare il cibo. Prima di tutto, è necessario ridurre gli sprechi e collaborare per una più giusta distribuzione della ricchezza.

L’eliminazione della fame e della povertà e la tutela della salute fanno parte dei 17 Obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, contenuti nel nuovo programma lanciato dalle Nazioni Unite nel 2015. Gli obiettivi dovranno essere raggiunti entro il 2030.

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