La storia di San Giorgio e il drago è un’antica leggenda molto famosa.
San Giorgio e il drago leggenda
È la storia di un drago che terrorizzava gli abitanti di una città, Selem, in Libia, chiedendo sempre nuove vittime umane.
Un giorno, anche la principessa Silene, la figlia del re, fu scelta per essere sacrificata. Quando però arrivò il momento di essere data in pasto al mostro, giunse in suo aiuto un valoroso cavaliere di nome Giorgio.
In sella al suo cavallo bianco e con indosso l’armatura, il giovane cavaliere affrontò con lancia e spada il drago sulla riva del mare, mentre la principessa Silene pregava per la vittoria del giovane.
Dopo aver miracolosamente domato il mostro alato dal corpo coperto di squame e dalla lunga lingua biforcuta, Giorgio lo legò al guinzaglio con la cintura della fanciulla e lo condusse in città per ucciderlo davanti al re e ai cittadini di Selem, chedendo in cambio che si facessero battezzare.
Dopo il battesimo, Giorgio uccise il drago e il re, in segno di ringraziamento fece costruire una chiesa e donò oro e argento al cavaliere. Egli però li diede ai poveri e, prima di partire, raccomandò al re di avere cura della chiesa e di provvedere ai poveri e bisognosi.
Chi era san Giorgio?
San Giorgio visse nel III secolo e fu venerato come santo e martire dai cristiani fin dal IV secolo.
Non ci sono notizie certe sulla sua vita. Tuttavia, sembra che si arruolò nell’esercito dell’imperatore Diocleziano, comportandosi da valoroso soldato.
Gli sono attribuiti straordinari miracoli compiuti in vita, compreso quello dell’uccisione del drago.
Morì probabilmente a Lydda (presso l’odierna Tel Aviv), secondo alcune fonti nel 303.