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Università di Firenze e inclusione: visita del Museo Geologia e Paleontologia con l’avatar

Grazie alle tecnologie digitali è stato sperimentato un avatar virtuale per permettere la visita del Museo alle persone con disabilità motorie o impossibilitate a muoversi

Il Sistema Museale dell’Università di Firenze sta sperimendo un servizio avanzato di accessibilità e inclusione sociale. Dall’8 al 19 novembre, grazie ad un accordo con BrainControl, è possibile ammirare a distanza le collezioni del Museo di Geologia e Paleontologia, grazie ad un avatar virtuale teleguidato da remoto da chi prenoterà la visita.

Si tratta di un servizio gratuito e su prenotazione, rivolto a persone con disabilità motorie o impossibilitate a muoversi per speciali condizioni (adulti e bambini, ospiti in RSA, pazienti ospedalieri…).

Attraverso la piattaforma dedicata sarà possibile effettuare una prenotazione, scaricare un software e pilotare BrainControl Avatar da remoto, attraverso il proprio computer. In questo modo la persona che guiderà il robot avrà la sensazione di trovarsi al Museo: potrà muoversi all’interno delle sale in modo autonomo e relazionarsi con altri visitatori e con i curatori presenti. Potrà soffermarsi più a lungo davanti a un’installazione e procedere più velocemente in altri punti, alzare o abbassare il monitor in modo da avere una visione panoramica, per un’esperienza davvero immersiva e reale.

Tramite l'avatar si visitano le stanze del Museo
Tramite l’avatar si visitano le stanze del Museo (credit: Università di Firenze)

“Siamo lieti di mettere in atto questa sperimentazione – ha commentato il presidente del Sistema Museale di AteneoMarco Benvenutiche vede anche le collezioni museali del nostro Ateneo inserite nel progetto strategico «Unifi include» guidato dalla delegata all’inclusione e alla diversità Maria Paola Monaco, affiancata da un Comitato Tecnico Scientifico e da un ufficio specifico di riferimento all’interno dell’amministrazione centrale”.

“Il nostro Avatar è pensato per persone con gravi e gravissime disabilità motorie – ha affermato Alessandro Tozzo, general manager BrainControlaffinché si sentano parte della comunità e dell’ambiente sociale che molto spesso vengono loro preclusi. Poter visitare un museo o uno spazio sociale in generale, rappresenta per queste persone un’esperienza che va oltre la visita. Ha a che fare con un ritrovato senso di socialità, con l’inclusione, con l’accessibilità.”

Il Museo di Geologia e Paleontologia è dedicato ai fossili di mammiferi e altri organismi oggi estinti che sono preziosi testimoni del passato della Terra. Di forte impatto sono gli scheletri di grandi proboscidati e di altri animali vissuti milioni di anni fa in Toscana.

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