Il Canone di Policleto è il celebre trattato sulle proporzioni dell’anatomia umana di Policleto di Argo, scultore greco attivo tra il 460 e il 420 a.C. Il Canone (dal greco kanón, “norma, regola”), scritto nel 450 a.C. circa, è andato perduto e ci è noto attraverso le testimonianze di autori antichi successivi, che ne hanno tramandato le principali linee teoriche.
Cosa prevede il Canone di Policleto?
Nel suo celebre trattato, Kanón, Policleto definì le regole per realizzare una statua perfetta, volta a rappresentare la bellezza ideale del corpo umano della piena età classica. Queste regole (o canone) si basavano su un sistema di proporzioni matematiche, che cercavano di riflettere l’armonia naturale del corpo umano. Le proporzioni secondo Policleto dovevano essere misurate in modo tale che ogni parte del corpo fosse in relazione armonica con le altre, creando un senso di equilibrio e perfezione.
Il modulo, ossia l’unità di misura nella scultura, è costituito dall’altezza della testa, pari a 1/8 dell’altezza complessiva del corpo, 1/3 al busto e 1/4 alle gambe. A tali proporzioni Policleto pervenne probabilmente misurando decine di giovani atleti e poi calcolando la media di tutte le misure ottenute.
Ponderazione e chiasmo – Canone di Policleto
Oltre alle proporzioni tra le parti, Policleto concentra l’attenzione sulla costruzione della figura basata sul chiasmo e la ponderazione, al fine di ottenere un bilanciamento simmetrico ideale.
La ponderazione in arte
Secondo il principio della ponderazione, la distribuzione del peso del corpo sulla gamba destra libera la gamba sinistra, più arretrata rispetto alle opere antecedenti e con il piede quasi del tutto staccato da terra. Ne consegue una evidente inclinazione del bacino bilanciata dalla postura obliqua in senso contrario delle spalle e che conferisce maggiore naturalismo alla figura, accentuato dalla rotazione della testa verso la gamba portante, che regge il peso.
Il chiasmo in arte
Anche nelle braccia si nota una contrapposizione tra arti rilassati e arti in tensione: il braccio destro è abbassato lungo il corpo, il sinistro è invece piegato. Tale disposizione incrociata prende il nome di chiasmo (perché ricorda la lettera X che in greco si pronuncia chi): il braccio sinistro corrisponde alla gamba destra, entrambi in tensione, mentre il braccio destro corrisponde alla gamba sinistra, entrambi a riposo.
Il Doriforo di Policleto armonia, equilibrio e perfezione
La scultura che esprime l’ideale dell’armonia, dell’equilibrio e della perfezione è il Doriforo o Portatore di lancia, una delle opere più celebri di Policleto di Argo, realizzato in bronzo fra il 450 e il 445 a.C. L’originale è andato perso. Conosciamo l’opera attraverso numerose copie in marmo di età romana, la migliore delle quali è oggi conservata al Museo Archeologico di Napoli. Per un approfondimento leggi Doriforo, “portatore di lancia” di Policleto.