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Clitennestra, mitologia: da vittima a uxoricida

Clitennestra è la figlia di Tindaro, re di Sparta, e di Leda. Sua sorella è Elena e i suoi fratelli sono i Dioscuri, Castore e Polluce.

Sposa in prime nozze Tantalo, figlio di Tieste (da non confondere quindi con l’omonimo figlio di Zeus), da cui ha un figlio. In seguito, Agamennone, re di Micene, muove guerra contro Tantalo e lo uccide insieme al figlio appena nato; poi ne sposa la vedova.

Agamennone e Clitennestra generano quattro figli: Oreste, Ifigenia, Elettra e Crisotemi.

Prima di partire per la guerra di Troia, Agamennone sacrifica ad Artemide la figlia Ifigenia, per propiziare la partenza della flotta. Sua moglie giura vendetta.

Durante l’assenza del marito diventa l’amante di Egisto, cugino e nemico di Agamennone; insieme complottano di uccidere Agamennone.

Dopo la distruzione di Troia, Agamennone ritorna a Micene, portando con sé Cassandra, figlia di Priamo, re di Troia. Egisto e la moglie di Agamennone li uccidono.

Egisto, poi, si impadronisce del trono, dove regna sette anni, finché il figlio di Agamennone, Oreste, lo vendica, uccidendo i perfidi assassini di suo padre.

Clitennestra nel teatro antico

Questa figura femminile compare in alcune tragedie della Grecia antica:

nell’Orestea di Eschilo;

nell’Elettra di Sofocle;

nell’Ifigenia in Aulide di Euripide.

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