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Via Appia Regina viarum, Appia antica

Via Appia la prima e più importante fra le grandi strade consolari che uscivano da Roma. Fu detta regina viarum, “regina fra le strade”, e non a torto.

L’Appia antica fu infatti la prima strada romana con un tracciato sistematico e regolare. Ma era la regina delle strade anche per la sua perfezione tecnica, per la bellezza delle regioni che attraversava, per l’armonia con cui si inseriva nei paesaggi.

La costruzione della via Appia antica

La realizzazione della via Appia iniziò nel 312 a.C. per volere del censore (e quindi responsabile delle opere pubbliche) Appio Claudio Cieco per collegare direttamente Roma a Capua.

Il tratto copriva 200 km e il suo obiettivo era militare: consentire agli eserciti di giungere rapidamente in Campania, a due passi da popoli bellicosi come i Sanniti.

La via Appia antica fu più volte prolungata in seguito all’espansione di Roma nel sud della penisola italiana, fino a raggiungere Brindisi, il più importante porto per la Grecia e l’Oriente, nel II secolo a.C.

Il percorso totale dell’Appia divenne così di 365 miglia, pari a circa 540 km. Per coprire l’intero tragitto occorrevano 13-14 giorni di viaggio, ma lungo la strada si trovavano numerose stazioni di posta dove i viaggiatori potevano cambiare i cavalli, ristorarsi e alloggiare.

Nel 71 a.C., durante la rivolta di Spartaco, il gladiatore ribelle, 6000 schiavi superstiti furono crocifissi lungo tutta la via Appia, da Capua a Roma.

Alla costruzione della via Appia antica seguì quella di altre strade:

la via Flaminia (220 a.C.) che collega tuttora Roma a Rimini attraverso l’Umbria;

via Emilia, lunga 280 km, che da Rimini raggiunge Piacenza;

la via Aurelia che collega le città di Roma e Genova.

 

 

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