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Crisi idrica: cause e soluzioni

La crisi idrica mondiale nasce dal fatto che in tutto il mondo l’acqua, un elemento indispensabile per la vita, sta cominciando a diventare una risorsa scarsa. L’UE e molti governi del mondo stanno perciò attuando politiche per un uso sostenibile di questa risorsa.

Le cause della crisi idrica

La crisi idrica mondiale è il risultato di una serie di cause complesse che interagiscono a diversi livelli sul problema.

Una prima questione è la scarsità idrica locale. In molte regioni del mondo, per ragioni climatiche e di morfologia del territorio, l’acqua potabile è molto scarsa.

Un secondo fattore problematico è l’aumento dei consumi, dovuto all’aumento della popolazione mondiale da ora ai prossimi decenni.

Un terzo elemento è la crescita dei fattori di inquinamento. L’uso massiccio di prodotti chimici e di metalli pesanti nelle produzioni industriali e la mancata depurazione delle acque di scarico industriali e domestiche spesso rendono l’acqua inutilizzabile.

Tutti i probelmi elencati fin qui sono poi amplificati da una cattiva gestione delle acque potabili. La scarsa manutenzione delle reti idriche produce infatti una dispersione di acqua attraverso falle che a volte raggiunge il 60% o il 70% di quella estratta dalle sorgenti. A livello mondiale la dispersione media di acqua potabile è del 37%.

Anche i sistemi di irrigazione agricoli sono gestiti in maniera inefficienti. La dispersione di acqua in questo settore raggiunge il 40% delle risorse utilizzate.

Soluzioni per un uso razionale dell’acqua

La descrizione delle cause dell’attuale crisi idrica ci consente di affermare che cruciale non è tanto la scarsità reale, fisica, della risorsa d’acqua, quanto la mancanza di strutture, strumenti e politiche adatti a favorire un’equa distribuzione di questo bene prezioso per la vita.

Il problema allora è la realizzazione di politiche, di azioni di governo, che garantiscano un’equa distribuzione dell’acqua e mettano perciò in primo piano alcune importanti priorità.

Un’equa distribuzione dell’acqua è un elemento fondamentale del diritto alla vita; l’accesso all’acqua riduce la povertà e favorisce lo sviluppo umano. Per questo occorre che a tutti sia garantito il minimo vitale, calcolato in 50 litri al giorno per persona, senza tra l’altro compromettere le potenzialità d’uso dell’acqua in altri settori.

Una politica dell’acqua attuata dai governi e dalle amministrazioni locali deve prevedere: il divieto di tutti gli utilizzi che distruggono o inquinano in modo irreparabile la risorsa; il controllo dei consumi e della distribuzione per aumentare l’efficienza del sistema di approvvigionamento.

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