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La notte degli imbrogli, I Promessi Sposi

La notte degli imbrogli è il lungo episodio che ha inizio nel capitolo sette con la cena di Renzo, Tonio e Gervaso all’osteria, spiati dai bravi e prosegue poi nel capitolo otto con la loro “spedizione” serale insieme a Lucia e Agnese alla casa di don Abbondio.

I due “imbrogli” principali sono il matrimonio a sorpresa architettato dai promessi sposi e il tentativo di rapire Lucia organizzato da don Rodrigo e i suoi bravi.

La notte degli imbrogli

Il matrimonio a sopresa

Perpetua annuncia a don Abbondio la visita serale di Tonio, e il curato le dice di farlo salire. Quando la donna torna in strada, ecco apparire Agnese, che finge di trovarsi a passare di lì per caso e comincia a distrarla con chiacchiere pettegole, inducendola ad allontanarsi dalla porta di casa. Renzo e Lucia possono così entrare insieme a Tonio e Gervaso, e cogliere di sorpresa don Abbondio. Se riusciranno a pronunciare le frasi rituali davanti al curato e alla presenza di testimoni, saranno marito e moglie!

Lucia non fa però in tempo a pronunciare la formula di rito che il curato è già sfuggito: si chiude in camera e chiede aiuto a gran voce. Il sacrestano gli viene in soccorso suonando a martello le campane.

Il fallito rapimento di Lucia

Intanto i bravi stanno mettendo in atto il loro piano: attesa la notte, penetrano in casa di Lucia, ma con grande sorpresa la trovano deserta. In quel momento sentono i rintocchi delle campane, e presi dal timore si ritirano in tutta fretta.

Renzo e Lucia in fuga e il paese in subbuglio

Il suono delle campane sveglia il paese; in molti accorrono alla casa del curato, dove nel frattempo la compagnia dei promessi sposi si è dileguata. Don Abbondio preferisce tacere l’incidente, e i paesani stanno per rientrare quando giunge notizia dei briganti penetrati a casa di Lucia. Nella più grande confusione la folla accorre senza trovare nessuno, mentre si diffondono le più diverse voci sul subbuglio notturno.

Al convento di padre Cristoforo

Renzo, Lucia e Agnese stanno tornando a casa, quando incontrano un ragazzino mandato da fra Cristoforo per avvertirli dell’incursione dei bravi. Si recano subito al convento, dove il cappuccino ha già organizzato la loro fuga. Le donne troveranno accoglienza al convento di Monza, mentre Renzo dovrà andare a Milano.

L’Addio ai monti

La fuga notturna comincia con la traversata del lago, accompagnata da pensieri di tristezza per l’abbandono del proprio paese, sullo sfondo di un tacito e sereno chiaro di luna. Ha qui inizio l’addio ai monti.

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