La porta di Ishtar era una delle otto porte che permettevano l’accesso alla città di Babilonia (oggi coincide con la città di Al Hillah, a circa 80 km a sud di Baghdad, capitale dell’Iraq). Fu costruita intorno al 575 a.C. per ordine di Nabucodonosor II (624-582 a.C.), sul lato Nord della città e dedicata alla dea dell’amore e della guerra Ishtar.
Di essa, alcuni resti imponenti, nel 1930 sono stati trasportati e ricostruiti fedelmente nel Pergamonmuseum, a Berlino, a seguito degli scavi condotti dall’archeologo tedesco Robert Johann Koldewey tra il 1912 e il 1914.
Altre porzioni dell’ingresso monumentale sono oggi conservate al Museo del Louvre (Parigi) e nei musei archeologici di Baghdad e Istanbul.
Da questa porta si entrava nella strada principale della città, la cosiddetta via delle Processioni, che collegava la ziqqurat (o ziggurat), con sette terrazzamenti e il tempio dedicato al dio Marduk, al Palazzo delle Feste.
La porta di Ishtar: la descrizione e lo stile
La sua mole offre un esempio della tecnica costruttiva a mattoni in uso nella Mesopotamia antica.
Le pareti della porta e la stessa via delle Processioni erano interamente ricoperte da piastrelle smaltate di diverso colore. Alcune erano decorate da bassorilievi che creavano, attraverso file alternate e simmetriche di tori e animali fantastici, l’effetto decorativo simile a quello di un tappeto.
I mattoni invetriati, di colore blu, costituiscono la base; gli altri, a rilievo, e di tonalità ocra, formano rappresentazioni di animali ed esseri fantastici. I tori sono identificati con Adad, dio della pioggia; i draghi sono invece associati a Marduk, dio della creazione; i leoni, lungo la via delle Processioni, sono simboli della dea Ishtar.
Le figure, sebbene rese di profilo, presentano accenni di realismo nelle muscolature possenti e una certa tridimensionalità data dai particolari a rilievo.
Il rilievo su mattonelle smaltate con funzioni decorative ebbe larga diffusione in Oriente: il palazzo di Dario a Susa ne è un esempio.
Questa decorazione, un leone in rilievo, in piastrelle smaltate, proviene dalla via delle Processioni. I leoni, infatti, decoravano un fregio continuo lungo il percorso della via delle Processioni, con la criniera resa a rilievo e raffigurati di profilo nell’atto di procedere con la coda alzata. I leoni simboleggiavano Ishtar, la divinità femminile dell’amore e la protettrice dell’esercito babilonese.