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Parrucche: il suo uso nella storia

L’uso delle parrucche per ricoprire la capigliatura o sostituirla è antichissimo, come dimostrano i ritrovamenti di parrucche in lana o fibre vegetali nelle tombe mesopotamiche ed egizie.

Fin dalle origini erano indice di prestigio e di autorità. Infatti, avevano soprattutto funzioni estetiche, erano molto costose, soprattutto quelle realizzate con capelli naturali, e quindi erano accessibili solo ai membri delle classi più elevate.

Anche i Greci e poi i Romani fecero uso di parrucche, con preferenze da parte femminile per il colore biondo.

Nel Medioevo le parrucche scomparvero anche perché la Chiesa ne proibì l’uso nel 692 durante il concilio di Costantinopoli.

La moda della parrucca sia maschile sia femminile conobbe la maggiore diffusione nel Seicento e nel Settecento.

All’origine della fortuna della parrucca vi fu la precoce calvizie di Luigi XIII di Francia. Poiché la usava il re, cominciarono a usarla anche i membri della nobiltà, prima limitata a ciocche da mescolare ai capelli veri, poi come parrucca completa, lunga e ondulata, che costringeva alla rasatura dei capelli.

Adottata dall’aristocrazia di tutta Europa, la parrucca raggiunse il suo apice sotto Luigi XIV sia come diffusione sia come proporzioni, cadendo in eccessi e stravaganze assurde.

L’importanza del personaggio, infatti, era proporzionale alle dimensioni del copricapo e alla sua disponibilità a spendere grandi somme di denaro per possederlo.

Tant’è che nel XVII (diciassettesimo) e XVIII (diciottesimo) secolo molti parruccai fecero fortuna e i creatori di parrucche si costituirono in corporazione.

Nel Settecento la parrucca cominciò a diminuire di volume e si generalizzò l’uso di cospargela di cipria colorata, poi bianca.

Dopo la Rivoluzione francese, però, la moda decadde e il declino continuò fino agli anni Sessanta del Novecento quando si diffuse nuovamente tra la popolazione femminile.

Oggi la parrucca è assai impiegata nel teatro, nel cinema e come attributo di alcune categorie professionali: ad esempio i giudici in Inghilterra.

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