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Processo a Galileo Galilei accusato di eresia

Processo a Galileo Galilei accusato di eresia

Galileo Galilei (fisico, filosofo, astronomo e matematico italiano) nacque a Pisa il 15 febbraio del 1564. Rivelò molto presto notevoli doti in campo scientifico.

A 26 anni divenne professore di matematica all’Università di Pisa. Successivamente si trasferì a Padova; qui cominciò a interessarsi di fisica e, soprattutto, di astronomia.

Si dedicò allo studio dei corpi celesti e divenne convinto sostenitore della teoria copernicana o teoria eliocentrica (proposta da Niccolò Copernico). Secondo questa, il Sole, al centro dell’Universo, è fermo, mentre la Terra, la Luna e tutti i pianeti gli girano attorno.

La teoria copernicana o teoria eliocentrica era in contrasto con le idee della Chiesa cattolica, ancora legata alla concezione della Terra immobile al centro dell’Universo (teoria geocentrica o teoria tolemaica).

Processo a Galileo Galilei accusato di eresia

Venne quindi accusato di eresia e processato dal Tribunale dell’Inquisizione; lo obbligarono a rinnegare pubblicamente le sue idee dietro minacce e torture.

Fino alla sua morte (avvenuta ad Arcetri l’8 gennaio del 1642), nonostante i problemi di salute, le difficoltà economiche e le polemiche con i suoi nemici, continuò a essere convinto sostenitore della teoria copernicana.

Solo il 31 ottobre 1992 Galileo Galilei è stato assolto da papa Giovanni Paolo II dall’accusa di eresia.

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