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Canto 22 Paradiso riassunto e spiegazione

Il canto 22 del Paradiso di Dante si svolge nel cielo di Saturno (settimo cielo) e nel cielo delle Stelle fisse (ottavo cielo), dove risiedono rispettivamente gli spiriti contemplativi e gli spiriti trionfanti.

Canto 22 Paradiso riassunto

Beatrice spiega la ragione del grido dei beati vv. 1-21

Dante è ancora scosso dal grido degli spiriti del settimo cielo (vedi canto precedente) e si rivolge a Beatrice, che lo rassicura: in Paradiso non può accadere niente che non sia buono, quindi anche quel grido è frutto di desiderio del bene. Esso infatti chiedeva vendetta a Dio per la corruzione del clero, vendetta che il poeta potrà vedere realizzata prima di morire. Poi, Beatrice invita Dante a guardare le anime.

L’incontro con san Benedetto vv. 22-72

Invitato da Beatrice a guardare assai illustri spiriti, Dante vede numerosissime anime, come sfere di luce che si illuminano a vicenda. Rispondendo alla sua tacita richiesta, la più grande e splendente si avvicina, per soddisfare la curiosità di Dante. Si tratta dello spirito di san Benedetto da Norcia (480-550). Egli dichiara che fu il primo a portare la fede cristiana ai pagani di Montecassino; poi indica accanto a sé le anime di san Macario e di san Romualdo. Confortato dall’affetto dimostratogli dal santo, Dante chiede di poterne vedere il volto, ma san Benedetto risponde che il suo desiderio potrà essere esaudito solo nell’Empireo, dove la beatitudine sarà eterna e perfetta.

Rimprovero contro la corruzione dell’Ordine e della Chiesa vv. 73-99

San Benedetto si rammarica perché nessuno sulla Terra si distacca dai beni terreni per dedicarsi alla contemplazione di Dio, e poter quindi salire quella scala santa; così la sua regola monastica (vedi Regola di san Benedetto) è trascurata. San Benedetto denuncia la degenerazione del proprio ordine, dell’ordine francescano e di tutta la Chiesa nel suo insieme, ma Dio non tarderà a porre fine a tale degenerazione. Poi, l’anima del santo si riunisce alla schiera dei beati e insieme ritornano verso l’alto.

Ascesa all’ottavo cielo (cielo delle Stelle fisse) vv. 100-154

Beatrice innalza Dante insieme ai beati alla costellazione dei Gemelli (sotto il segno della quale il poeta è nato), nel cielo delle Stelle fisse; lo invita a riguardare il cammino fin lì percorso e a disporsi con gioia a incontrare gli spiriti trionfanti dell’ottavo cielo. Dante allora percorre con lo sguardo i sette pianeti, fino a vedere la Terra e sorride della vanità delle cose umane. Infine, rivolge lo sguardo a Beatrice.

 

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