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Per il rotto della cuffia: cosa vuol dire

Cavarsela per il rotto della cuffia vuol dire uscire vivi quasi miracolosamente da un pericolo.

Sull’origine di questo detto ci sono ipotesi diverse.

Secondo alcuni deriverebbe da cuffia, il copricapo di maglie di metallo che i cavalieri medievali indossavano sotto l’elmo.

Poteva infatti accadere che nel corso di un duello un cavaliere avesse l’elmo trapassato da una lancia e che si salvasse solo grazie all’estrema protezione della cuffia: che cosa avrebbe mai pensato? Di essersela cavata proprio per un pelo.

Altri invece collegano questo modo di dire alla giostra medievale del saracino o della quintana.

Nella giostra del saracino o della quintana un cavaliere armato di lancia, correndo al galoppo, doveva centrare un fantoccio di legno girevole (di solito raffigurante un saracino) senza farsi colpire dalla mazza di cui era dotato e che protendeva in fuori con l’altro braccio. Se il cavaliere fosse stato colpito solo nella cuffia e non fossse caduto da cavallo, la sua gara sarebbe stata considerata comunque valida.

Esiste poi un’altra versione sul significato di questo modo di dire. Quest’altra versione collega la parola cuffia alla parte della cinta di una città. Perciò se uno fosse entrato o uscito durante un assedio attraverso una breccia nelle mura sarebbe appunto passato per il rotto della cuffia.

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