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La cacciata di Tarquinio il Superbo e il re Porsenna

La cacciata di Tarquinio il Superbo e il re Porsenna: storia e leggende di Roma antica.

Secondo la tradizione, Tarquinio il Superbo è stato l’ultimo dei sette re di Roma. È descritto come un re dispotico e violento.

Suo figlio Sesto Tarquinio recò violenza alla nobile Lucrezia, la quale, per evitare di vivere nel disonore, si uccise (leggi Lucrezia e la cacciata di Tarquinio il Superbo).

Di fronte a questo ennesimo misfatto, si levò una rivolta guidata da Lucio Giunio Bruto, nipote del re, e Lucio Tarquinio Collatino, marito di Lucrezia.

Tarquinio il Superbo, cacciato da Roma (509 a.C.), non si diede per vinto; tentò di restaurare il proprio regno chiedendo aiuto a Porsenna, re etrusco di Chiusi.

Porsenna cinse d’assedio Roma, ma commosso dagli atti di eroismo di alcuni suoi abitanti (Orazio Coclite, Muzio Scevola e la giovane Clelia) decise di concedere ai Romani una pace onorevole.

In seguito, anche Arrunte, figlio di Porsenna, decise di muovere guerra a Roma, ma fu sconfitto nella battaglia di Aricia (507-506 a.C.; l’odierna Ariccia) sui Colli Albani.

Dopo questo evento, gli Etruschi abbandonarono ogni volontà di dominio diretto su Roma, che entrò definitivamente nell’Età repubblicana.

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