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La macchina per decifrare Enigma

La macchina Enigma diede ai nazisti il vantaggio dell’inviolabilità delle comunicazioni militari a cavallo tra la Prima e la Seconda Guerra Mondiale. La storia di come gli Alleati, inglesi in primis, escogitarono per decifrare i messaggi di Enigma è storia di spionaggio, di grandi innovazioni tecnologiche, di uomini leggendari.

I primi a capire il funzionamento della macchina Enigma furono i polacchi, che riuscirono a ricostruire il suo funzionamento grazie ai disegni trafugati da Hans-Thilo Schmidt, un imprenditore tedesco deluso dal proprio Paese, che li passò ad un agente francese in Belgio l’8 novembre 1931. I polacchi ricevettero i disegni dai francesi con i quali intrattenevano un accordo di cooperazione militare.

I servizi segreti polacchi affidarono il compito di decifrare Enigma a dei matematici: prima di allora gli analisti decifratori erano soprattutto linguisti che sfruttavano i gruppi di ripetizioni di lettere consueti nel linguaggio per decifrare sequenze di caratteri altrimenti incomprensibili. Marian Rejewski, uno dei tre matematici incaricati, trovò il modo di decifrare i messaggi scoprendo degli schemi logici che riducevano di molto le combinazioni possibili (teoricamente 10 milioni di miliardi) e inventando una macchina per decifrare Enigma che generava automaticamente tutte le sequenze possibili tra le quali gli analisti poi trovavano la chiave per decifrare il messaggio intercettato.

Marian Rejewski (16/11/1905-13/02/1980)
Marian Rejewski (16/11/1905-13/02/1980)

Ma nel dicembre 1938 i tedeschi aumentarono la complessità di Enigma adottando cinque elementi scambiatori tra i quali sceglievano i tre da inserire nella macchina: le combinazioni possibili salivano a 159 miliardi di miliardi.

Era vitale, per l’esito della guerra, decifrare i messaggi nazisti: gli inglesi allora radunarono a Bletchley Park, nel Bukinghamshire, i migliori crittoanalisti e matematici del Paese per trovare nuove contromisure.

Bletchley Park
Bletchley Park

Fu Alan Turing, il celebre matematico “padre” del moderno computer, a dare il colpo di grazia a Enigma.

Alan Turing (23/06/1912 - 07/06/1954)
Alan Turing (23/06/1912 – 07/06/1954)

Partendo dal metodo di Rejewski, Turing progettò una nuova macchina per decifrare Enigma. La macchina di Turing  può essere definita il primo Computer della storia; essa elaborava tutte le combinazioni sulla base di algoritmi (gli antesignani del moderno software) che Turing impostava sulla macchina.

La macchina di Turing veniva chiamata “bomba”: consisteva in una sequenza di dodici gruppi di scambiatori (simili a quelli utilizzati dai tedeschi) che elaboravano in sequenza le combinazioni possibili. La prima macchina, battezzata “Victory”, arrivò a Bletchey Park il 14 marzo 1940 e permetteva di decifrare una chiave in una settimana. Ma i tedeschi migliorarono ulteriormente la procedura di combinazione delle chiavi che provocò un blackout di decifratura di oltre 8 mesi. A partire dall’8 agosto arrivarono 15 macchine di Turing che permisero di decifrare una chiave in soli sessanta minuti. La Guerra ad Enigma era vinta.

La storia di Turing è affascinante come un romanzo: sono stati scritti saggi e romanzi, ma anche film, com l’ultimo uscito nelle sale The Imitation Game.

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