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Le odi di Foscolo: a chi sono dedicate e i temi

Le odi di Foscolo più celebri sono due: A Luigia Pallavicini caduta da cavallo e All’amica risanata. Entrambe svolgono un motivo caro a Ugo Foscolo: la celebrazione della bellezza rasserenatrice, cioè della bellezza che assopisce i mali e ispira la poesia, che rende la bellezza immortale.

In ciascuna delle due odi Foscolo celebra una donna. La donna è dal poeta idealizzata e trasferita nel mito, diventando dea; la sua bellezza acquista valore di simbolo e diventa espressione dell’eterna armonia del mondo.

L’ode A Luigia Pallavicini caduta da cavallo fu composta a Genova nel 1800. Ugo Foscolo dedicò il componimento alla nobildonna, vittima di un cavallo imbizzarito, trasformando il fatto in una favola mitologica di gusto neoclassico. Per un approfondimento leggi A Luigia Pallavicini caduta da cavallo.

Anche All’amica risanata, composta nel 1802, prende spunto da un episodio reale: la guarigione della contessa Antonietta Fagnani Arese, amante del poeta. Per un approfondimento leggi All’amica risanata spiegazione e analisi.

Il mito della bellezza serenatrice, unito a quello della poesia eternatrice (cioè la poesia che vince il tempo e la morte), aiuterà il poeta a superare la crisi spirituale in cui si dibatte.

Il linguaggio è aulico, fitto di latinismi e figure retoriche, finalizzato a ricreare un mondo caratterizzato dall’armonia.

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