Malebolge nella Divina Commedia è il nome dato all’ottavo cerchio dell’Inferno. Il nome deriva dalla forma di tale cerchio, suddiviso in dieci bolge, ovvero fosse concentriche, simili ai fossati che cingono a difesa i castelli medievali, separate da argini e attraversate da ponti naturali di pietra che convergono verso il centro del cerchio, occupato da un ampio pozzo, il cui fondo costituisce il nono cerchio.
Nell’ottavo cerchio è punita la frode esercitata contro chi non si fida: peccato grave perché si presuppone l’uso della ragione a danno degli altri.
La visita di Malebolge occupa i canti dal XVIII (18) al XXX (30) dell’Inferno.
Chi è punito nelle Malebolge?
Nelle dieci bolge sono puniti i fraudolenti secondo questo ordine:
prima bolgia: sono puniti ruffiani e seduttori, sferzati dai demoni;
seconda bolgia: adulatori, immersi nel letame;
terza bolgia: simoniaci (coloro che in vita fecero commercio di cose sacre), capovolti in buche di pietra, i piedi bruciati da una fiammella;
quarta bolgia: indovini e maghi, con la testa all’indietro e procedenti a ritroso;
quinta bolgia: barattieri (coloro che si arricchirono illecitamente mentre ricoprivano cariche pubbliche), immersi nella pece bollente e uncinati da diavoli;
sesta bolgia: ipocriti, gravati da una cappa di piombo dorata all’esterno;
settima bolgia: ladri, trasformati continuamente in serpenti e altri rettili mostruosi;
ottava bolgia: consiglieri fraudolenti, avvolti dalle fiamme;
nona bolgia: seminatori di discordia, feriti da un diavolo armato di spada;
decima bolgia: falsari, afflitti da terribili malattie, come lebbra, idropisia e rabbia.
Nelle varie bolge i dannati vengono perseguitati dai diavoli, le cui caratteristiche corrispondono a quelle consuete dell’iconografia medievale: corna, zampe artigliate, ali di pipistrello; essi sono inoltre dotati di strumenti di tortura: frusta, uncini, spada.
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