Perché il mare è salato?
Nel suolo sono presenti diversi sali. La pioggia cadendo sul terreno li porta con sé e li riversa nelle acque dei fiumi. Dai fiumi, l’acqua contenente sali disciolti è riversata nel mare.
In ogni litro di acqua marina sono disciolti circa 35 grammi di sali.
Il sale presente nella quantità maggiore (che dà all’acqua il gusto salato) è il cloruro di sodio, cioè il comune sale da cucina.
In quantità più modesta si trovano altri sali: cloruro di magnesio, solfato di magnesio, solfato di calcio, solfato di potassio, carbonato di calcio, bromuro di magnesio.
La salinità dell’acqua marina varia da zona a zona in funzione di fattori quali l’evaporazione, l’apporto di acqua dolce proveniente dai continenti, le precipitazioni.
Per esempio, la salinità è maggiore nei mari caldi, dove l’evaporazione è intensa (esempio, il Mar Rosso è un mare caldo); risulta minore nei mari freddi come nel Mar Baltico o nel Mar Nero e nelle zone calde equatoriali a causa delle frequenti e abbondanti precipitazioni che diluiscono i sali contenuti.
Oltre ai sali, l’acqua del mare contiene disciolti numerosi gas, gli stessi che formano l’atmosfera. Tra essi, di fondamentale importanza per la respirazione degli orgnaismi viventi, vi è l’ossigeno.