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Sansone – la storia di Sansone, personaggio biblico

La storia di Sansone si trova nel Libro dei Giudici. Esso racconta gli eventi accaduti tra il XIII secolo a.C. (ingresso in Canaan e occupazione della Terra promessa) e l’XI secolo a.C. quando con Saul (1030) iniziò il periodo dei re.

Le imprese di Sansone si collocano nella prima parte del XII secolo a.C.

La storia di Sansone, personaggio biblico

Sansone appartiene alla tribù di Dan. Al tempo di Sansone le lotte e le scaramucce tra Daniti e Filistei sono continue. Dio pertanto lo sceglie per cominciare a liberare Israele dal dominio dei Filistei.

Sansone cresce bello e forte; piace molto alle donne e anche lui ne è profondamente attratto, particolarmente da quelle filistee.

Le sue avventure cominciano quando si innamora di una fanciulla dei Filistei ed esige che i genitori gliela chiedano in moglie.

Sul percorso verso la città di Timna, dove abita la fanciulla, un leone attacca Sansone. Investito dallo Spirito del Signore, il giovane eroe lo uccide a mani nude. Ripassando il giorno dopo vicino alla carcassa dell’animale, mentre si reca alla cerimonia di nozze, scopre che tra i suoi resti c’è una colonia di api, di cui gusta anche il miele.

L’accaduto gli suggerisce un indovinello da sottoporre ai trenta giovani che partecipano al banchetto per il suo matrimonio: «Dal divoratore è uscito il cibo, e dal forte è uscito il dolce».

Se riusciranno a risolverlo entro i sette giorni del banchetto, avranno trenta tuniche e trenta vesti; ma se nessuno indovinerà la soluzione, allora saranno i Filistei a donare altrettanto a Sansone.

Dopo tre giorni di tentativi, gli invitati minacciano la sposa di dar fuoco a lei e alla casa del padre se non convince il marito a spiegarle l’indovinello.

La moglie tormenta il marito finché questi cede e lei riferisce la soluzione ai Filistei.

Nel settimo giorno, prima del tramonto, i Filistei rispondono all’enigma. Sansone capisce di essere stato raggirato; è indignato per tale comportamento, ma mantiene comunque fede al patto. Si reca allora ad Ascalon e si procura le trenta vesti uccidendo e depredando altrettanti Filistei.

In seguito, quando torna dalla ragazza, scopre che il padre di questa, pensando che Sansone l’abbia ripudiata, l’ha data in moglie a un giovane che aveva partecipato alle nozze. Per vendetta cattura trecento volpi, le lega per la coda a due a due, inserisce nel punto del nodo una fiaccola, la accende e libera gli animali nei campi dei Filistei e tutto il raccolto è bruciato.

I Filistei danno quindi fuoco alla casa della ragazza bruciandola insieme con il padre. Sansone compie allora una strage nel villaggio filisteo: uccide gli abitanti battendoli l’uno contro l’altro. Si ritira poi in una caverna nel territorio di Giuda.

I Filistei lo cercano. Gli Israeliti non vogliono guerra contro il potente vicino. Convincono quindi Sansone a farsi legare per essere consegnato ai Filistei. Non appena i Filistei si fanno incontro, spezza le robuste funi che lo immobilizzano, afferra una mascella d’asino e uccide mille uomini.

Per la sua incredibile forza è riconosciuto giudice d’Israele e governerà il suo popolo per vent’anni. Sarà l’amore per una donna filistea, Dalila, la causa della sua morte.

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