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Anassagora di Clazomene e le omeomerie

Riassunto di filosofia sul pensiero di Anassagora

Anassagora di Clazomene nasce tra il 500 e il 496 a.C  e muore nel 428 a.C circa.

Ad Anassagora va il merito di aver introdotto la filosofia ad Atene, allora sotto il governo di Pericle.

Anassagora scrive Sulla natura, opera di cui rimangono pochi frammenti.

Anassagora condivide la teoria di Parmenide secondo cui nulla nasce dal nulla e nulla perisce nel nulla, interpretando, però, il verbo nascere come riunirsi e il verbo perire come separarsi.

A unirsi e a separarsi sono i semi, particelle piccolissime e invisibili di materia di qualità differenti (semi di oro, di pietra, di carne, ecc).

Aristotele definì questi semi omeomerie, cioè parti simili, in quanto hanno i caratteri della sostanza che costituiscono. L’oro, ad esempio, è costituito da semi d’oro per la maggior parte oltre che da semi di tutte le altre sostanze in minor quantità.

I semi sono infinitamente indivisibili: ogni quantità, per quanto piccola, sarà ulteriormente divisibile in parti minori così come ogni quantità, per quanto grande, potrà essere ancora aumentata. Pertanto non esiste una quantità minima né una quantità massima. Il grande e il piccolo sono, poi, relativi, in quanto variano in base al punto di riferimento.
Un concetto alla base della matematica moderna e in particolare del calcolo infinitesimale. Non essendo, però, un matematico, furono osservazioni di carattere biologico a spingere Anassagora verso la sua teoria: seppure ingeriamo un nutrimento di un sol tipo, da questo si formano le varie parti del corpo, perciò è necessario che il nostro nutrimento sia formato dalle stesse particelle che costituiscono il nostro corpo. Quelle particelle che Anassagora chiama semi.

A muovere e ordinare i semi è una forza, il noùs. Un’intelligenza divina che ordina il mondo così come lo conosciamo. Un ordine mai perfetto, perché i semi rimangono sempre mescolati gli uni agli altri.
Il noùs ha prodotto un vortice nel caos primordiale dei semi, separandoli sulla base delle opposizioni caldo-freddo, luce-oscurità: così dalla terra si sono staccati una serie di masse, che, infiammatesi e illuminatesi, hanno costituito le stelle e il sole, mentre l’uomo e gli animali sono stati costituiti dai semi provenienti dall’aria.

Anassagora è il primo ad introdurre il concetto di una mente che ordina e di un’intelligenza alla base del cosmo, sebbene bisogni notare, come affermano gli stessi Aristotele e Platone, che Anassagora ricorre al noùs solo quando la spiegazione naturalistica difetta.

A differenza di Empedocle, per quanto concerne la teoria della conoscenza, Anassagora ritiene che il simile si conosce con il dissimile: il freddo con il caldo, il dolce con l’amaro, ecc.

Per ultimo, si ricorda una frase di Anassagora:

L’uomo è il più intelligente degli animali per il possesso delle mani.

Un’esaltazione della tecnica, interpretata da Anassagora come strumento di sviluppo dell’umanità.

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