San Carlo alle Quattro Fontane, Roma

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Borromini, San Carlo alle Quattro Fontane
Francesco Borromini, chiesa di San Carlo alle Quattro Fontane, detta San Carlino, Roma

La chiesa di San Carlo alle Quattro Fontane, detta San Carlino per le sue piccole dimensioni, è la prima importante commissione di Borromini come architetto indipendente.

I lavori, iniziati nel 1635, a causa delle ridotte risorse finanziarie, si concludono nel 1667.

Per la chiesa di San Carlino, Borromini sceglie una forma ellittica, frutto della combinazione tra uno schema longitudinale e una croce greca, per adeguarsi alle dimensioni ridotte dell’area su cui sorge la chiesa.

Chiesa di San Carlo alle Quattro Fontane descrizione

La facciata

La facciata richiama il movimento dell’interno: alla parete centrale di forma convessa si contrappongono due ali laterali leggermente concave.

Il cornicione marcapiano e la cornice alla sommità della facciata sottolineano l’andamento della superficie.

Borromini studia anche gli elementi decorativi: colonne corinzie, nicchie, sculture e altre membrature architettoniche generano effetti di colore e luce.

L’interno

Il perimetro irregolare della pianta si riflette sulla struttura delle pareti in cui l’alternanza di pieni e di vuoti è fortemente suggestiva.

Le colonne incassate nelle mura della chiesa accentuano il dinamismo delle superfici e il chiaroscuro, rendendo lo spazio avvolgente e mosso.

chiesa di San Carlo alle Quattro Fontane, interno
Francesco Borromini, chiesa di San Carlino alle Quattro Fontane, interno, 1638-1641, Roma

 

Il San Carlino del Borromini è una delle opere più riuscite dell’artista. Alla precisione dei calcoli si unisce la fantasia con cui egli usò gli elementi classici delle colonne corinzie o il motivo a lacunari della piccola volta sopra l’altare maggiore.