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Guglielmo il Conquistatore, re d’Inghilterra (1066-1087)

Guglielmo il Conquistatore, il 28 settembre 1066, alla testa di un poderoso esercito composto da cavalieri specializzati, diede inizio a una massiccia invasione dell’Inghilterra.

Era infatti morto, senza lasciare eredi, Edoardo il Confessore, re d’Inghilterra dal 1042 al 1066, normanno per parte di madre. Gli successe il cognato Aroldo II. La legittimità della successione venne però contestata da Guglielmo, duca di Normandia, che, in qualità di nipote di Edoardo, reclamò la corona inglese. Così, con l’approvazione di papa Alessandro II, Guglielmo partì per invadere l’Inghilterra.

Guglielmo sconfisse gli Anglosassoni nella battaglia di Hastings (14 ottobre 1066) e incoronato re d’Inghilterra nell’abbazia di Westminster (25 dicembre 1066).

Il regno di Guglielmo il Conquistatore

L’ascesa al trono di Guglielmo fu un evento di grande portata, perché da quel momento in poi la storia dell’Inghilterra s’intrecciò con quella della Francia. Guglielmo il Conquistatore infatti era contemporaneamente re d’Inghilterra e, in qualità di duca di Normandia, vassallo del re di Francia.

Riguardo l’amministrazione, in Inghilterra il re Guglielmo I il Conquistatore (1066-1087) tenne per sé ben un quarto del territorio; poi distribuì il resto tra i capi delle famiglie nobili, nominandoli duchi e baroni ma obbligandoli a fornire alla sua chiamata un numero preciso di uomini in armi, a seconda della vastità del loro feudo (da 15 a 50 cavalieri).

Ordinò inoltre un censimento, ossia un gigantesco inventario di tutto ciò che vi era nel regno: le persone fisiche, gli animali , le attrezzature, i terreni. Essò costò anni di lavoro e fu raccolto in un codice di centinaia di pagine che Guglielmo I il Conquistatore volle chiamare Domesday Book, “Libro del Giorno del Giudizio”. Il titolo indicava che, come era inevitabile che un giorno tutti fossero sottoposti al Giudizio Universale, così era inevitabile anche che tutti pagassero le tasse, proporzionalmente ai beni che possedevano.
Era la prima volta che in Occidente si faceva un censimento dopo il crollo dell’Impero romano.

Un particolare dell'Arazzo di Bayeux, XI sec. [Musée de la reine Mathilde, Bayeux (Francia)].
Un particolare dell’Arazzo di Bayeux, XI sec. Musée de la reine Mathilde, Bayeux (Francia).

L’Arazzo di Bayeux

L’Arazzo di Bayeux, lungo oltre 70 metri, rappresenta le imprese di Guglielmo il Conquistatore. Egli volle celebrare, illustrandoli, gli episodi della conquista normanna in Inghilterra.

In questo particolare è raffigurato un momento della battaglia di Hastings con i cavalieri normanni che si lanciano contro gli Anglosassoni.

Alla realizzazione di questo arazzo dell’XI secolo vi lavorò una vera e propria “squadra” di donne normanne che ricamarono a punto pieno e a punto croce la storia della conquista dell’Inghilterra. Oggi esso rappresenta la “perla” del museo di Bayeux.

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