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Leggi fascistissime, 1925-1926

Le leggi fascistissime furono una serie di leggi emanate dal fascismo tra il 1925 e il 1926. Furono formulate principalmente da Alfredo Rocco (1875-1935), ministro della Giustizia.

Le leggi fascistissime

Modifiche alle istituzioni

  • Tutti i partiti politici diventano fuorilegge: solo il Partito Nazionale fascista è legittimo.
  • Il Capo del Governo è responsabile solo di fronte al re: né il Parlamento né i ministri possono opporsi.
  • Il Capo del Governo ha il potere di legiferare.
  • Con la nuova legge elettorale i cittadini possono votare solo una lista unica di candidati scelti dal Gran Consiglio del fascismo.

Modifiche amministrative

  • La carica del sindaco è abolita e sostituita da quella di podestà, nominato direttamente dal governo, non più eletto dal popolo.
  • È fondata l’OVRA, la polizia segreta per la repressione e l’arresto degli antifascisti.
  • È istituito un tribunale speciale per la difesa dello Stato, per giudicare gli antifascisti e tutti i reati politici.
  • Si introduce il confino di polizia per gli oppositori (obbligava a risiedere in una località stabilita dalla quale non ci si poteva allontanare).

Modifiche allo Stato di diritto

  • Sono limitate le libertà di stampa e di associazione.
  • È abolito il diritto di sciopero.
  • Sono messe fuori legge tutte le organizzazioni sindacali, ad eccezione di quella fascista.
  • La stampa è sottoposta a censura e i direttori dei giornali sono controllati dal governo.

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