Miles Gloriosus di Tito Maccio Plauto

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miles gloriosus
Affresco di epoca romana con due attori che indossano maschere teatrali. Palermo, Museo Archeologico Regionale Antonino Salinas

Miles Gloriosus, (“Soldato fanfarone”) dalle commedie di Tito Maccio Plauto (255 – 184 a.C. circa)

Miles Gloriosus è la più famosa tra le commedie plautine. Ritrae una delle figure più riuscite e inverosimili del teatro di Plauto: il soldato Pirgopolinice, nel suo essere spaccone, vanitoso e un vero e proprio stupido che non si accorge di essere preso in giro (neppure in modo tanto velato) dall’interlocutore di turno.

Miles Gloriosus – La trama

Il soldato Pirgopolinice rapisce ad Atene una giovane ragazza, Filocomasio, e la porta ad Efeso.

Lo schiavo Palestrione, furbo servo di Pleusicle, amante della giovane donna, si mette sulle tracce di Pirgopolinice. Dopo una serie di disavventure, il servo riesce a raggiungere il soldato Pirgopolinice e a far chiamare il suo padrone.

Sceledro, schiavo del soldato Pirgopolinice, vede Filocomasia e Pleusicle baciarsi.

Palestrione per farlo tacere inventa l’esistenza di una “gemella” di Filocomasio: la ragazza interpreta così a turno le due parti, finché lo scomodo testimone si convince che non era lei a baciarsi con il giovane Pleusicle, bensì sua “sorella gemella”.

Palestrione deve ora escogitare un piano per sottrarre Filocomasio a Pirgopolinice.

Palestrione fa credere a Pirgopolinice che la moglie di Periplectomeno, suo vicino di casa, sia innamorata di lui.

Il soldato Pirgopolinice, che è convinto di essere l’uomo più bello della terra, cade nella trappola e si reca nella casa del vicino per incontrarla. Qui trova il vicino Periplectomeno che lo prende a bastonate, mentre i due veri innamorati (Pleusicle e Filocomasio) e il fido Palestrione tornano a casa.

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