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Riassunto capitolo 8 Promessi Sposi

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Nel Riassunto capitolo 8 Promessi Sposi viene raccontato e spiegato la notte degli imbrogli (venerdì 10 novembre 1628), in cui si intrecciano tre azioni contemporanee: il tentativo del matrimonio a sorpresa da parte di Renzo e Lucia; il tentativo di rapimento di Lucia da parte dei bravi di don Rodrigo; il piano per far fuggire i protagonisti organizzato da Fra Cristoforo.

Riassunto capitolo 8 Promessi Sposi: il tentativo di matrimonio a sorpresa di Renzo e Lucia

Don Abbondio è in canonica, intento a leggere un libretto che riporta l’elogio di San Carlo Borromeo. Il santo è paragonato al filosofo greco Carneade, di cui il curato non ha mai sentito parlare.

Perpetua interrompe la sua lettura per annunciargli la visita di Tonio. Don Abbondio si lamenta dell’ora tarda, ma poi accetta di riceverlo, ansioso di riavere indietro i suoi soldi.

Perpetua dà a Tonio il permesso di salire e s’imbatte in Agnese, che l’attira in disparte, argomentando sui suoi mancati matrimoni con Beppe Suolavecchia e con Anselmo Lunghina, distraendola e attirandola fuori dalla casa.

Intanto Tonio, accompagnato dal fratello Gervaso, entra in casa. Agnese, che si è allontanata con Perpetua dalla casa del curato, tossisce forte: è il segnale convenuto; Renzo stringe il braccio a Lucia per darle coraggio e «in punta di piedi», «pian piano», raggiungono Tonio e Gervaso nell’anticamera. Tutti e quattro salgono le scale con passi silenziosi. I due fratelli entrano nella stanza di don Abbondio, mentre Renzo e Lucia si addossano al muro, trattenendo il fiato.

Tonio consegna al curato i soldi dovuti per estinguere il vecchio debito e gli chiede di riconsegnargli la collana della moglie data in pegno. Il curato la va prendere nell’armadietto dove la custodiva e gliela restituisce; Tonio gli chiede una ricevuta di pagamento e don Abbondio, sia pure brontolando, si accinge a scriverla.

Tonio e Gervaso si posizionano davanti al tavolino, affinché il curato non veda l’uscio e, intanto, iniziano a stropicciare il pavimento con i piedi. E’ questo il segnale perché Renzo e Lucia entrino.

Renzo prende Lucia per un braccio e insieme avanzano silenziosi, mettendosi dietro a Tonio e a Gervaso. Intanto, don Abbondio ha finito di scrivere la ricevuta e la porge a Tonio; Tonio allunga la mano per prenderla e si ritira da un lato, facendo cenno al fratello di fare la stessa cosa. Ora Renzo e Lucia sono di fronte a don Abbondio.

Renzo riesce a pronunciare la formula del “matrimonio a sorpresa”: «signor curato, in presenza di questi testimoni, quest’è mia moglie»; Lucia invece «con quella sua voce soave» e «tremante» riesce appena a pronunciare «e questo…», perché il curato le butta addosso il tappeto del tavolino, coprendola e quasi soffocandola. Nel frattempo, sta chiamando Perpetua in suo soccorso, il lume è caduto a terra e si è spento, lasciando tutti al buio, ma riesce però a chiudersi in una stanza attigua.

Renzo picchia l’uscio della stanza in cui il curato si è rinchiuso e grida anche lui; Tonio, avanzando con le mani e le ginocchia a terra, tenta di ritrovare la sua ricevuta; Gervaso, in preda a una convulsa eccitazione, grida e saltella e cerca le scale per fuggire.

In questa confusione generale Manzoni crea un momento di pausa per una riflessione: il rapporto tra l’apparenza e la verità: Renzo, il vero «oppresso», appare «l’oppressore»; don Abbondio «parrebbe la vittima; eppure in realtà era lui che faceva un sopruso».

Intanto, don Abbondio apre una finestra della stanza in cui è rinchiuso, che dà sulla piazza della chiesa, e grida aiuto.

Il sagrestano Ambrogio, che dorme in uno stanzino sul muro laterale della chiesa, si sveglia, apre la sua finestra e chiede al curato cosa succede. Il curato risponde che c’è «gente in casa ». Ambrogio corre a suonare le campane a martello; tutti nel paese si svegliano e molti abitanti si precipitano armati verso la chiesa.

Riassunto capitolo 8 Promessi Sposi: il tentativo di rapimento di Lucia

Intanto, nella casa di Agnese e Lucia sono furtivamente penetrati i bravi guidati dal Griso. Con loro grande sorpresa l’hanno trovata vuota. A un certo punto, però, arriva Menico, inviato da padre Cristoforo ad avvisare Lucia e Agnese di scappare per via del rapimento e di rifugiarsi in convento. Entrato in casa, Menico viene aggredito e trattenuto con un coltello dai bravi, ma i rintocchi delle campane a martello spaventano anche i bravi e rende possibile la fuga del ragazzino, mentre i bravi escono dalla casa e si allontanano dal paese.

Riassunto capitolo 8 Promessi Sposi: I paesani accorrono in aiuto di don Abbondio

Anche Perpetua e Agnese hanno sentito prima le grida del parroco e poi le campane, ed entrambe ritornano verso la canonica.

Perpetua incontra sulla soglia Tonio, Gervaso, Renzo e Lucia («i due sposi rimasti promessi»). Renzo e Lucia la respingono, urtandola mentre Perpetua li interroga invano e si precipita verso la scala. Renzo e Lucia si trovano dinanzi Agnese «che arrivava tutta affannata». Tutti e tre si affrettano verso casa, ma arriva Menico di corsa, che li informa che «c’è il diavolo in casa». Allora cambiano direzione, tagliando per i campi.

I contadini, intanto, accorrono in piazza ma don Abbondio li rassicura, cercando di mettere a tacere lo scompiglio. La folla sta per disperdersi quando arriva trafelato un uomo, che abita vicino alla casa di Agnese e dice di aver visto i bravi armati nel cortile di questa. La folla raggiunge la casa di Agnese e vedono che è stata violata e che non c’è traccia delle due donne. Viene lanciata la proposta di gettarsi all’inseguimento dei rapitori, ma una voce sostiene che esse sono al sicuro e così l’assembramento si scioglie.

Il mattino dopo, due bravi intimano al console del paese di non riferire nulla al podestà, se intende morire di malattia e non di morte violenta.

Riassunto capitolo 8 Promessi Sposi: fra Cristoforo dà istruzioni per la fuga

Menico, che ha raccontato ad Agnese, a Renzo e a Lucia, dell’avvertimento ricevuto da padre Cristoforo e di cosa gli è successo a casa delle due donne, viene congedato. I tre si dirigono in convento da Fra Cristoforo.

Giunti in convento, Fra Cristoforo, che ha vinto la resistenza di padre Fazio per quella irregolare accoglienza, raccomanda ai tre fuggiaschi la fiducia nella Provvidenza e la preghiera. Poi spiega ai tre fuggiaschi il piano di fuga da lui predisposto: Lucia e Agnese ricevono una lettera da consegnare al padre guardiano di Monza; Renzo ne riceve una per padre Bonaventura di Milano; una barca e poi un carro li condurranno a Monza. Poi Renzo e Agnese consegnano al frate le chiavi delle rispettive case, perché qualcuno badi a custodirle in loro assenza.

Segue un momento di preghiera, non solo per la buona riuscita del progetto, ma anche per la salvezza spirituale e la conversione di don Rodrigo. A questo punto i tre si congedano da padre Cristoforo, che, commosso, si dice certo che si rivedranno presto.

Riassunto capitolo 8 Promessi Sposi: L’addio ai monti di Lucia

Al bordo della barca che li trasporta al di là del lago, assorta nei propri pensieri, Lucia piange sommessamente e dà l’addio ai suoi luoghi natali, dai quali mai avrebbe pensato di allontanarsi.

Avete bisogno di un approfondimento sull’Addio ai monti di Lucia? Trovate qui l’analisi e il commento: Addio ai monti riassunto e commento.

 

 

Questo articolo è tratto dall’ebook “Guida ai Promessi Sposi” in vendita su
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