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3 passi per superare l’interrogazione con successo

Per superare l’interrogazione con successo è indispensabile procedere con metodo e mettere in atto le opportune strategie, sia per capire e memorizzare i contenuti sia per esporli poi in modo scorrevole ed efficace.

Questi i 3 passi che ti occorrono per superare l’interrogazione con successo

Prima dell’interrogazione:

  • Stabilisci ogni giorno un piano di lavoro, distribuendo in maniera opportuna il tempo tra le varie materie.
  • Segui le interrogazioni dei compagni: capirai il tuo livello di preparazione. È anche molto utile annotare le domande e provare poi a casa a rispondere ad alta voce. Se ti è possibile, fallo con un compagno, per valutare l’uno con l’altro sia la conoscenza del contenuto sia la proprietà dell’esposizione.
  • Impara il lessico specifico della disciplina e cerca sul dizionario i termini che non conosci. Ricorda che la valutazione degli insegnanti tiene conto non solo del livello di conoscenza degli argomenti, ma anche del modo in cui essi vengono esposti, cioè l’ordine logico, la correttezza e la proprietà linguistica.

Se avrai seguito queste indicazioni, ti sentirai “ben preparato” e supererai quello stato di ansia che può condizionare negativamente le prove orali.

Durante l’interrogazione:

  • Devi capire bene la domanda, perciò in caso di dubbio chiedi che ti venga riformulata: non fare tentativi casuali o peggio ancora rimanere in silenzio.
  • Rispondi alla domanda in modo pertinente, perciò:

adatta la risposta alla formulazione della domanda: anche se ti sei preparato uno schema di risposta, non seguirlo nel caso non si presti a quella determinata domanda, ma riformula la risposta in modo coerente;

entra subito nel merito di quanto richiesto, cioè “centra” l’argomento, senza fare ampie introduzioni o divagazioni inutili. Per esempio, se la domanda riguarda un aspetto specifico della poetica di un autore, non è opportuno iniziare a presentare la biografia dello scrittore o un elenco delle sue opere. Questo atteggiamento non è mai valutato in modo positivo perché produce risposte banali e “fuori tema”;

esponi gli argomenti in successione logica e in ordine di importanza, esaurendo prima gli aspetti più generali del discorso e passando via via a quelli più specifici. Per esempio immaginiamo una domanda sulla religione nell’antico Egitto: non è corretto incominciare a parlare del dio Anubi, senza aver prima parlato della concezione generale degli dèi e della tendenza degli Egizi a rappresentare gli dèi con sembianze in parte umane in parte animali;

usa un lessico chiaro e preciso e i termini specifici dell’argomento;

rispetta la correttezza grammaticale e sintattica; evita le espressioni colloquiali, gli intercalari e la gestualità;

parla con voce chiara e comprensibile, scandendo gli argomenti con le opportune pause;

mostrati sicuro e disinvolto, tieni sotto controllo il volto dell’insegnante, in modo da cogliere eventuali segni di disappunto o di approvazione (e regolati di conseguenza);

non restare impalato: in Geografia indica sulla cartina dell’Atlante o su quella a muro ciò che vieni esponendo; in Geometria, in Matematica e in Chimica disegna e scrivi alla lavagna tutto quello che c’è da disegnare e scrivere; in Italiano cerca sul libro i brani poetici o narrativi di cui parli e così via.

Dopo l’interrogazione:

  • Analizza in modo critico e obiettivo la prova sostenuta, cercando di mettere a fuoco gli aspetti carenti, la scarsa assimilazione dei contenuti, l’incapacità di fare collegamenti, l’esposizione poco chiara o non sufficientemente appropriata.


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