L’aggettivo qualificativo indica una qualità (bello), un carattere (gentile), un modo di essere (alto) di una persona, di un animale, di una cosa.
Funzione attributiva e predicativa dell’aggettivo qualificativo
L’aggettivo qualificativo si può collegare al nome:
- direttamente: Questa è una casa nuova → in questo caso l’aggettivo ha funzione attributiva
- attraverso un verbo: Questa casa è nuova → in questo caso l’aggettivo ha funzione predicativa
In analisi grammaticale, nuova sarà sempre da indicare come aggettivo qualificativo.
In analisi logica, nuova sarà attributo nel primo caso e parte del predicato nominale nel secondo caso.
Concordanza dell’aggettivo qualificativo
L’aggettivo concorda in genere e numero con il nome a cui si riferisce. La regola è sempre valida finché ci troviamo di fronte a un solo nome:
la casa nuova → nome femminile = agg. femm.
il vestito nuovo → nome maschile = agg. masch.
o a più nomi dello stesso genere:
la stanza e la parete chiare → nome femm. + nome femm. = agg. femm.
il giglio e il garofano bianchi → nome masch. + nome masch. = agg. masch.
Quando però i nomi sono di genere diverso l’aggettivo si concorda al plurale maschile:
Mario e Anna sono simpatici → nome masch. + nome femm. = agg. masch.
Valeria, Elisa e Stefano sono studiosi → nome femm. + nome femm. + nome masch. = agg. masch.
Quando l’aggettivo si riferisce a nomi indicanti cose, può anche concordare, al plurale, con il genere del nome più vicino:
Ho comprato guanti e scarpe nere
Ho comprato scarpe e guanti neri
Posizione dell’aggettivo qualificativo
In genere l’aggettivo qualificativo può stare prima o dopo il nome cui si riferisce, perché il significato non cambia:
Che meravigliosa invenzione!
Che invenzione meravigliosa!
In altri casi, invece, ci sono regole precise da rispettare in merito alla posizione dell’aggettivo:
- l’aggettivo si mette prima del nome:
quando ha funzione descrittiva: un buon cane, un caro amico, un bravo insegnante;
quando è legato a esso in una formula fissa determinata dall’uso: il caro estinto, il buon Pastore, l’astuto Ulisse. - l’aggettivo si mette dopo il nome:
quando ha funzione distintiva: un insegnante bravo, una sorella graziosa;
quando indica una caratteristica specifica come la forma, il colore, la posizione, la materia, la nazionalità: un campo quadrato, la gonna blu, il lato destro, la lingua spagnola.
se gli aggettivi sono più di uno, possono trovarsi prima o dopo il nome o avere il nome in mezzo: uno sguardo triste e smarrito; un forte e generoso ragazzo; una dolce ragazza romantica.
Mi raccomando!!! Presta sempre attenzione alla posizione degli aggettivi, perché in alcuni casi la differente collocazione determina un totale cambiamento di significato dell’aggettivo stesso:
un uomo povero = indigente → un pover’uomo = disgraziato
un tipo curioso = un ficcanaso → un curioso tipo = un uomo strano
una domanda semplice = una domanda facile → una semplice domanda = una sola domanda
un uomo grande = alto, grosso → un grand’uomo = capace, bravo
una notizia certa = sicura → una certa notizia = non precisata
diversi amici = tanti → amici diversi = differenti tra loro