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Corrente del Golfo percorso e conseguenze

La Corrente del Golfo è una corrente marina calda. Funziona da “serbatoio termico”, che mitiga il clima cedendo calore alle aree costiere.

È larga fino a 100 km e profonda fino a 600 metri circa. Si muove a una velocità di circa 5 chilometri. La sua temperatura è compresa tra i 20 °C e i 27 °C ed è quindi paragonabile a quella dei nostri mari in estate.

Il percorso

Parte dal Golfo del Messico (da cui prende il nome), costeggia gli Stati Uniti e, dopo aver attraversato l’Oceano Atlantico, raggiunge la Gran Bretagna.

Quando la Corrente del Golfo sospinge l’acqua calda di superficie dall’equatore verso il nord dell’Atlantico, l’acqua si raffredda, diventa più salata a causa dell’evaporazione, e si addensa. Arrivata all’altezza della Groenlandia è così densa che precipita fino a 3000 metri di profondità.

A questo punto la corrente inizia il viaggio inverso, si muove nel fondo dell’oceano come un nastro trasportatore, lentamente si riscalda, diventa meno salata e risale in superficie, tornando al punto di partenza.

Conseguenze della Corrente del Golfo

Questa corrente condiziona il clima delle coste europee. L’effetto mitigatore della corrente è infatti uno dei componenti basilari del clima dell’Europa. Rispetto alla Groenlandia o al Canada, a parità di latitudini, i porti del Nord Europa, come quelli della Norvegia, non sono occupati dai ghiacci e le temperature medie risultano più alte.

La Corrente del Golfo rallenta

I ghiacci che si sciolgono al Polo Nord, a causa del riscaldamento globale, immettono un flusso di acqua dolce nell’oceano, diminuendone la salinità e la densità. L’acqua non ha quindi peso sufficiente per precipitare sul fondo del mare e riniziare il ciclo.

Se la Corrente del Golfo si dovesse arrestare la temperatura scenderebbe di 8-9 gradi.

 

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