I 4 evangelisti sono Marco, Matteo, Luca e Giovanni. Sono gli autori dei quattro Vangeli, scritti in greco, nella seconda metà del I secolo d.C. Sono il Vangelo secondo Marco, il Vangelo secondo Matteo, il Vangelo secondo Luca e infine il Vangelo secondo Giovanni.
I primi tre, cioè i Vangeli di Marco, quello di Matteo e quello di Luca, si chiamano Vangeli sinottici perché sono molto simili nella struttura e nei termini. Il quarto, invece, scritto dall’apostolo Giovanni è chiamato Vangelo di perfezionamento o di completamento.
I 4 evangelisti chi sono?
L’evangelista Marco
Marco era un ebreo probabilmente di Gerusalemme. Il suo Vangelo fu scritto per primo tra il 65 e il 70 d.C., probabilmente a Roma. I destinatari sono i pagani convertiti al Cristianesimo e i cristiani che non vivono in Palestina. Perciò l’autore si preoccupa di tradurre tutte le espressioni aramaiche. Marco nel suo Vangelo pone l’accento sulla figura di Gesù quale Figlio di Dio (Mc 1, 1) e invita i cristiani a testimoniarlo come il Cristo.
L’evangelista Matteo
Matteo prima di diventare apostolo faceva l’esattore delle tasse per conto dei Romani a Cafarnao, fino a quando Gesù lo chiamò a seguirlo. Scrisse il suo Vangelo attorno all’85 d.C., forse in Antiochia di Siria. I destinatari sono gli Ebrei convertiti al Cristianesimo. Matteo ci tiene a sottolineare che Gesù è un giudeo, discendente di Davide, il Messia preannunciato dai profeti.
L’evangelista Luca
Luca era un medico siriano, discepolo e compagno di Paolo di Tarso. Ha scritto il suo vangelo nel 70 d.C., dopo la distruzione del tempio di Gerusalemme. I destinatari sono: Teofilo, un uomo non-giudeo, di cui Luca si propone di consolidare la fede, e tutti i cristiani che provengono dal paganesimo. È definito anche il Vangelo della misericordia perché descrive l’attenzione e l’amore di Gesù verso i poveri e gli ultimi. L’evangelista Luca ha scritto anche gli Atti degli Apostoli.
L’evangelista Giovanni
Giovanni era pescatore insieme al fratello Giacomo il Maggiore, anch’egli apostolo, e a Pietro e Andrea. È l’apostolo più giovane e prediletto da Gesù, l’unico che rimase sotto la croce e a cui Gesù affidò sua madre Maria. Ha redatto il suo Vangelo verso la fine del I secolo a Efeso, in Asia Minore. È destinato a tutti i cristiani perseguitati dal giudaismo ufficiale. Il Vangelo di Giovanni completa gli altri tre, detti sinottici. Giovanni testimonia con forza l’identità tra il Gesù storico e il Cristo, il Figlio di Dio. L’evangelista Giovanni è anche autore di tre lettere e dell’Apocalisse.
I 4 evangelisti simboli nell’arte figurativa
Marco è accompagnato da un leone alato, cha allude all’inizio del suo Vangelo. Egli infatti parla di Giovanni Battista e della sua voce che si innalza nel deserto, simile al ruggito di un leone.
Matteo ha per simbolo un angelo. Questo perché è un angelo che lo avrebbe accompagnato nella scrittura del Vangelo.
Luca ha per attributo il toro, ma anche il vitello e il bue, perché rappresenta Gesù forte e misericordioso.
Il simbolo di Giovanni è invece l’aquila. Questo perché egli, come ha descritto nell’Apocalisse, avrebbe contemplato la luce divina, così come l’aquila può fissare la luce del Sole.