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Le eresie medievali, riassunto

Le eresie medievali furono dei movimenti religosi popolari che nacquero a partire dall’XI secolo, in tutta Europa, ma soprattutto in Francia e in Italia centro-settentrionale. Fu la Chiesa cattolica a chiamare questi movimenti eresie.

L’eresia è una dottrina che si oppone all’ortodossia (dal greco orthòs, «dritto», «giusto»), cioè alla retta e vera dottrina rivelata da Dio e annunciata dalla Chiesa.

Le eresie medievali respingevano i dogmi¹, la mediazione dei sacerdoti e i sacramenti. Proponevano inoltre l’uguaglianza sociale tra i lavoratori e i signori, mettendo quindi in discussione il fondamento stesso della società medievale.

Catari o albigesi

I catari (dal greco katharòs, «puro») o albigesi (nome assunto dai catari nella Francia meridionale, dalla città di Albi) rappresentavano per la Chiesa il pericolo maggiore.

Si trattava di un movimento ben organizzato, che dall’Europa orientale si era diffuso in Italia, in Francia e in Catalogna. Aveva dato vita a una vera e propria «Chiesa alternativa», dotata di una propria organizzazione (vescovi, sacerdoti, sacramenti) e di una propria dottrina.

I catari cercavano di realizzare, nel concreto della loro esistenza, il modello di vita indicato dal Nuovo Testamento (il Vecchio Testamento era invece rifiutato). Essi lottavano contro tutto ciò che era materiale e carnale: il matrimonio, l’amore fisico, la procreazione, il consumo di alimenti quali la carne, il latte, le uova. Esempio supremo di ascesi e di perfezione era il suicidio, raggiunto tramite il digiuno.

Valdesi

Un altro movimento di eresia medievale molto forte era rappresentato dai valdesi (detti anche «poveri di Lione»).

I valdesi devono il loro nome al fondatore Pietro Valdo.

Pietro Valdo (1130 ca.-1206 ca.) da Lione era un ricco mercante che, nel 1176, decise di lasciare tutte le proprie ricchezze e la stessa famiglia per predicare il Vangelo. Ben presto intorno a lui si radunò un gruppo di discepoli.

Il tentativo di vivere un cristianesimo radicale, realizzando una Chiesa povera, determinò in loro il rifiuto della sovranità temporale del papa. Questi reagì proibendo questa forma di predicazione laica; scomunicò i seguaci di Valdo e li espulse da Lione.

Essi si organizzarono allora in una comunità separata, costituita da una confraternita, che si atteneva ai tre voti monastici di povertà, castità e obbedienza. I predicatori erano istruiti in apposite scuole, in cui studiavano a memoria i Vangeli e altre parti della Bibbia, che Valdo aveva fatto tradurre nella lingua del popolo.

I valdesi si discostavano dalla Chiesa cattolica per il ruolo assegnato alle donne (che potevano predicare e presiedere alle funzioni religiose); per la negazione dell’esistenza del Purgatorio; il rifiuto della venerazione delle reliquie.

Quello valdese è l’unico movimento di origini medievali che esiste ancora oggi come chiesa organizzata.

Gioacchino da Fiore

Sfiorava l’eresia anche il gioachimismo, un movimento fondato dal monaco calabrese Gioacchino da Fiore (1130-1202).

Il suo pensiero era ispirato a una visione escatologica e millenaristica allora assai diffusa. Il millenarismo (detto anche, dal corrispondente termine greco, chiliasmo) era una credenza apocalittico-messianica, secondo la quale Cristo sarebbe tornato sulla Terra prima del Giudizio Universale, per istaurarvi un regno della durata di mille anni. L’inizio era profetizzato per l’anno 1260.

Gruppi minori

Nello stesso periodo si formarono in Italia altri gruppi minori in posizione di disaccordo con la Chiesa, come i fraticelli, gli umiliati, i poveri evangelici, le beghine, i patari (o straccioni).

La Chiesa cattolica mise in atto azioni fortemente ostili nei confronti di tutti coloro che riteneva essere eretici.

La crociata contro gli albigesi

Il primo assalto fu rivolto contro gli albigesi. Papa Innocenzo III li dichiarò “più pericolosi dei Saraceni” e bandì contro di loro una crociata.

La crociata contro gli albigesi ebbe luogo tra il 1208 e il 1229. Il catarismo fu estirpato e già alla fine del XIII secolo sopravviveva solo in alcune piccole e sperdute località alpine.

La somparsa degli albigesi segnò la fine della lingua e della cultura occitanica (relativa ai paesi in cui si parlava la lingua d’oc).

Il Tribunale dell’Inquisizione

Per sconfiggere le eresie medievali, il nuovo pontefice Gregorio IX (1227-41) istituì il Tribunale dell’Inquisizione (1233), che doveva scoprire e condannare – alla tortura e spesso al rogo – gli eretici (per un approfondimento leggi Strumenti di tortura contro eretici e streghe).

¹Dal greco dògma, «decreto, decisione». Secondo la dottrina cattolica, il dogma è una verità inconfutabile che deriva da una interpretazione autentica della parola di Dio; tale interpretazione spetta solo alla Chiesa di Roma e, precisamente, al papa e ai concili.

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