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Filippo il Bello, re di Francia

Filippo il Bello nacque a Fontainebleau, in Francia, nel 1268 da Filippo III l’Ardito e Isabella d’Aragona. Salì al trono all’età di 17 anni, nel 1285, e fu re di Francia dal 1285 alla sua morte, nel 1314.

In questo articolo tratteremo i due principali argomenti studiati a scuola legati alla figura di Filippo IV di Francia, meglio conosciuto come Filippo il Bello: lo scontro con Bonifacio VIII e la soppressione dell’Ordine dei Templari.

Lo scontro tra Filippo il Bello e Bonifacio VIII

L’obiettivo principale di Filippo il Bello era quello di rafforzare l’autorità della monarchia su tutto il territorio francese. Per realizzare questo obiettivo e sostenere in maniera chiara che egli aveva potere assoluto su tutto e tutti, impose pesanti tasse al clero e abolì i privilegi di cui fino ad allora avevano goduto gli ecclesiastici. La Chiesa francese, infatti, non solo non versava denaro alla corona, ma anzi riscuoteva le tasse da quanti abitavano nei territori sotto la sua amministrazione e poi inviava il denaro a Roma.

Nel 1302 Filippo IV convocò per la prima volta gli Stati generali, un’assemblea dei rappresentanti dei tre ordini (nobiltà, clero e borghesia) in cui era divisa la società francese, perché ratificasse (cioè approvasse) la sua decisione di imporre il pagamento delle tasse anche agli ecclesiastici. Papa Bonifacio VIII considerava inaccettabile la pretesa del re, perché per il pontefice ogni potere terreno doveva essere considerato subalterno all’autorità superiore del papa. Emanò quindi la bolla Unam Sanctam Ecclesiam (“Una sola santa Chiesa”), nella quale riaffermava il potere supremo del papa sul mondo cristiano e, soprattutto, la supremazia del potere spirituale su quello temporale.

Filippo reagì facendolo catturare e imprigionare ad Anagni, tramite la famiglia Colonna, avversaria dei Caetani, la famiglia a cui apparteneva il pontefice. L’intenzione di Filippo era quella di portare Bonifacio VIII in Francia, davanti a un concilio, per farlo deporre. Ma Bonifacio VIII non arrivò mai in Francia. Gli abitanti di Anagni, infatti, insorsero in suo soccorso e lo liberarono. Il papa fece ritorno a Roma, dove morì poco dopo, forse a causa della pesantissima umiliazione subita: secondo la tradizione, infatti, mentre veniva arrestato fu anche schiaffeggiato con un guanto (vedi Lo schiaffo di Anagni).

La morte di Bonifacio VIII spianò la strada al re di Francia Filippo IV il Bello e al suo progetto di «nazionalizzazione» della Chiesa francese. Nel 1305, infatti, fece eleggere papa un cardinale francese con il nome di Clemente V. Questi nel 1309, su richiesta del re, trasferì la sede papale da Roma ad Avignone, in Francia, e lì rimase fino al 1377. In questo periodo della storia della Chiesa, ricordato con il nome di Cattività (cioè prigionia) avignonese, si succedettero papi francesi assoggettati al potere del re di Francia.

Filippo il Bello e i Templari

Nel corso del suo regno, Filippo 4 il Bello non si scontrò solo con il papato, ma mise sotto accusa anche i Templari, uno degli ordini più ricchi e temuti di tutta Europa (vedi I Templari, monaci guerrieri del Medioevo). Interessato a entrare in possesso dei molti beni che l’Ordine possedeva in Francia, Filippo il Bello nel 1307 ordinò un grande processo contro i Templari che si concluse nel 1314 con la condanna a morte dei loro capi, la confisca di tutte le loro ricchezze e lo scioglimento dell’Ordine.

 

 

 

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