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Il dottor Zivago (libro) riassunto

Il romanzo Il dottor Zivago di Boris Pasternak (1890-1960) fu pubblicato in Italia nel 1957 dalla Feltrinelli e l’anno successivo fu tradotto in francese, inglese e tedesco. Pasternak fu poi costretto dal regime comunista dell’allora Unione Sovietica a rifiutare il Premio Nobel (1958). Tale forzata rinuncia accrebbe la notorietà del romanzo a livello internazionale. L’opera, l’unico romanzo che Boris Pasternak scrisse, fu pubblicata nell’Unione Sovietica solo nel 1988.

Nel 1965 dal romanzo fu tratto il film omonimo, vincitore di 5 Golden Globe e 5 premi Oscar.

Il dottor Zivago libro

In che periodo storico è ambientato Il dottor Zivago?

La vicenda è ambientata in Russia nella prima metà del Novecento. Gli eventi storici ai quali si intrecciano le vicissitudini dei personaggi sono la prima guerra mondiale, il crollo dello zarismo, l’affermarsi del potere dei bolscevichi dopo i sanguinosi scontri con le armate controrivoluzionarie; l’epilogo si svolge negli anni della seconda guerra mondiale (il 1943) e dell’immediato dopoguerra (intorno al 1950).

Il dottor Zivago trama

Il protagonista del romanzo di Boris Pasternak è il medico e poeta Jurij Andrèevic Zivago. Orfano di madre e abbandonato dal padre, trascorre l’infanzia e l’adolescenza a Mosca presso la famiglia del professor Gromeko, suo zio, di cui sposa la figlia, sua cugina Tonja. Dal matrimonio nasce un figlio, Sasa.

A Mosca conosce anche Larisa (Lara), la cui dolcezza e bellezza lo colpiscono molto. Lara ha subito in giovinezza la violenza dell’avvocato Viktor Komarovskij e per sottrarsi alla sua malvagità ha sposato il matematico Pavel Antipov, che in seguito diventerà un sanguinario capo rivoluzionario con il nome di Strel’nikov.

Durante la prima guerra mondiale, Jurij parte per il fronte e viene ferito; incontra Lara diventata crocerossina per seguire il marito. Rientrato a Mosca durante la Rivoluzione russa, Zivago decide di rifugiarsi in un villaggio sperduto sui monti Urali, assieme alla moglie, al figlio Sasa e al suocero. Qui incontra di nuovo Lara, con la quale intreccia una storia d’amore. Ma i due sono costretti a separarsi quando Zivago viene prelevato da un gruppo di partigiani rossi, capitanato da Pavel Antipov, marito di Lara e padre della sua bambina, creduto ucciso nella prima guerra mondiale; Jurij è costretto a seguirli come medico per steppe e foreste.

Egli riesce poi a fuggire e a tornare nel piccolo villaggio sperduto sui monti Urali, dove però non trova più la sua famiglia che, in quanto anti-sovietica, è stata espulsa da Mosca e ha raggiunto Parigi. Zivago ritrova Lara e vive con lei un breve e intenso amore, ma la donna, ingannata dall’abietto Komarovskij, che in passato aveva abusato di lei, viene nuovamente costretta a separarsi da Zivago e sparisce in uno dei campi di lavoro staliniani.

Il dottor Zivago torna allora nella Mosca dominata da Stalin e intreccia una relazione con Marina, figlia del portiere del palazzo dove ha trovato uno squallido alloggio e dalla quale avrà due figlie.

Come finisce la storia del dottor Zivago?

Fortemente provato, amareggiato e in miseria, vive gli ultimi anni senza potersi nuovamente inserire nel vecchio ambiente e senza esercitare più la professione di medico, sebbene il suo fratellastro Yevgraf (che aveva fatto carriera nell’Armata Rossa, diventando generale) si sia prodigato per farlo inserire in un grande ospedale. Ma Zivago muore per un improvviso attacco cardiaco e non fa in tempo a rivedere Lara, che è tornata a Mosca e s’imbatte casualmente nella sua veglia funebre.

Nell’epilogo la storia si sposta all’estate 1943, quando due cari amici di Jurij, Gordon e Dudorov, riconoscono nella lavandaia Tanja la figlia che lui ha avuto da Lara.

 

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