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Il Regno italico nel Medioevo

Il Regno italico nacque quando l’esercito di Carlo Magno sconfisse quello dei Longobardi nel 774 e conquistò i territori da essi occupati nella penisola italiana. Comprendeva la parte settentrionale (esclusa Venezia), parte di quella centrale della penisola italiana e il ducato di Benevento, nel Sud della penisola; coincideva grosso modo a quello che nei secoli VII e VIII era stato il Regno dei Longobardi e che Carlo Magno conquistò nel 774.

Dopo il crollo dell’Impero carolingio nell’888, la guida del Regno d’Italia fu contesa fra quattro grandi famiglie: i duchi e marchesi di Spoleto, di Toscana, d’Ivrea e del Friuli.

Schierati in due fronti contrapposti, le due famiglie del centro Italia contro le due del Nord, cercarono appoggi esterni nei duchi di Carinzia e nei re di Borgogna e di Provenza. Costoro ne approfittarono per impadronirsi del regno: Rodolfo di Borgogna fu re dal 924 al 926; Ugo di Provenza dal 926 al 946.

Questa situazione di instabilità politica mutò radicalmente con l’arrivo di Ottone di Sassonia, re di Germania. Egli nel 951 a Pavia si fece proclamare re del Regno Italico e nel 962 imperatore del Sacro romano impero germanico con il titolo di Ottone I. Il Regno italico fu così annesso al Sacro romano impero germanico.

Fu denominato Regno italico anche lo Stato creato il 17 marzo 1805 da Napoleone Bonaparte. Cessò di esistere nell’aprile 1814 con la fine del periodo napoleonico.

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