Chi era Carlo Magno il sovrano dei Franchi e poi dei Longobardi e il futuro imperatore del Sacro Romano Impero.
Chi era Carlo Magno – Ripercorriamo la sua storia
Carlo Magno nacque nel 742 da Pipino il Breve, re dei Franchi, e da Berta (o Bertranda) di Laon. Era il figlio primogenito della coppia e venne legittimato solo nel 749, quando i genitori si sposarono. Nel 758 venne designato dal padre come sovrano di Neustria e poi, nel 768, di Borgogna. Sempre nel 768 Pipino, poco prima di morire, designò come sovrano dei Franchi congiuntamente Carlo e il fratello Carlomanno, nato nel 751. Il futuro imperatore ottenne le terre di confine del regno, mentre il fratello i territori più centrali e sicuri. La difficile collaborazione tra i due sovrani si stava avviando verso una crisi dinastica e una guerra fratricida quando nel 771 Carlomanno morì. Carlo ignorò i diritti della vedova e dei due figli del fratello e si fece incoronare unico re dei Franchi. Fu l’inizio della sua inarrestabile ascesa.
Le guerre di Carlo Magno
Grazie a un esercito efficiente, re Carlo avviò una politica espansionistica che portò i Franchi a conquistare un grande impero in Europa.
Tra il 772 e il 795 lottò contro le popolazioni pagane e conquistò la Carinzia, la Baviera, la Sassonia. Tra il 795 e il 796 Carlo sconfisse gli Àvari, che, dalla Pannonia (attuale Ungheria), compivano ripetute razzie in Friuli e in Baviera: ad essi i Franchi sottrassero un bottino immenso.
Nel 770 sposò Ermengarda, la figlia di Desiderio, re dei Longobardi, per rafforzare l’alleanza. Ma l’esercito di Desiderio minacciava la Chiesa, così papa Adriano I chiese aiuto a Carlo Magno, che ripudiò la moglie ed entrò in guerra con i Longobardi. Nel 774 Carlo Magno sconfisse Desiderio e si dichiarò re dei Franchi e dei Longobardi. Carlo combatté contro gli Arabi di Spagna (in questo contesto si colloca la celebre battaglia di Roncisvalle, del 778, cantata nella Chanson de Roland).
Per tutte queste imprese, Carlo si meritò il titolo di Magno, cioè il Grande, con cui è passato alla storia.
Con Carlo Magno l’impero diventa Sacro romano impero
Nella notte di Natale dell’800, papa Leone III incoronò Carlo Magno imperatore del Sacro romano impero. Questo titolo poneva Carlo apertamente in contrasto con l’Impero d’Oriente il cui sovrano (allora l’imperatrice Irene) portava ancora il titolo di “Re dei Romani”. Il riconoscimento da parte di Bisanzio avvenne nell’812 in cambio della rinuncia di qualsiasi pretesa dei Franchi su Venezia. Venezia e la zona lagunare erano infatti intermediarie dei traffici commerciali con l’Oriente e quindi oggetto di interesse sia per i Franchi sia per i Bizantini.
Carlo suddivide l’impero in contee e marche
Carlo Magno organizzò gli immensi territori dell’impero suddividendoli in contee e marche che furono governate da cavalieri e nobili fedeli all’imperatore. Essi erano controllati da funzionari imperiali, detti missi dominici, che riferivano puntualmente a Carlo Magno cosa accadeva in ogni singolo territorio.
Il sistema di potere si basava sul patto che legava l’imperatore al suo vassallo. Durante la solenne cerimonia dell’investitura, il vassallo giurava fedeltà e aiuto in guerra al signore ed egli in cambio gli concedeva un feudo, cioè un territorio da governare: ecco perché questo sistema politico è definito: feudalesimo.
Carlo Magno promuove il rinnovamento culturale
In campo culturale e religioso, Carlo promosse la diffusione del cristianesimo, l’insegnamento del latino, un’istruzione capillare attraverso le scuole delle cattedrali e dei monasteri. Alla corte di Aquisgrana si circondò di grandi intellettuali, che formarono la prestigiosa Scuola palatina (cioè scuola «di palazzo») con il compito di tutelare e diffondere la cultura in tutto il regno.
Inoltre fece scrivere i cosiddetti capitolari, cioè leggi che disciplinavano ogni aspetto della vita dei sudditi e che s’ispiravano alla grande tradizone giuridica romana.
Quando muore l’impero di divide
Alla morte di Carlo Magno, nella città di Aquisgrana (oggi Aachen, in Germania) nell’814, il Sacro romano impero rimase unito per poco tempo. Infatti nell’843 con il Trattato di Verdun, dopo aspre contese, venne suddiviso in tre parti tra i tre figli di Ludovico il Pio (a sua volta figlio di Carlo Magno): la Francia andò a Carlo il Calvo, l’Europa centrale a Ludovico il Germanico, l’Italia e una parte della Germania a Lotario. La fine dell’impero segnava anche l’inesorabile declino del sistema feudale.
Chi era Carlo Magno nel giudizio dei contemporanei
Ti presentiamo due passi tratti da Vita di Carlo Magno di Eginardo, storico e biografo contemporaneo all’imperatore.
Fu largo e robusto di corporatura, di statura alta (sappiano che era alto circa 190 cm). Aveva il sommo del capo rotondo, occhi molto grandi e vivaci, il naso un po’ più lungo della media, con una bella chioma bianca e un volto piacevole e gioviale. Di salute buona, solo prima di morire, e per quattro anni, fu spesso colto da febbre, e alla fine zoppiccava anche da un piede. E anche allora faceva più come gli pareva che come lo consigliavano i medici, che gli erano odiosi, perché lo esortavano a smettere di mangiare gli arrosti, cui era avvezzo, e ad abituarsi alle carni lessate.
[…]
Era anche ricco ed esuberante nel parlare, e riusciva a esprimere molto chiaramente ciò che voleva. E non contentandosi della sua lingua natale, si diede da fare per imparare anche lingue straniere, tra le quali apprese così bene la latina, che era solito parlare indifferentemente tanto in questa che nella sua lingua patria. Riusciva più a capire che a pronunciare la lingua greca. Coltivò con grandissima cura le arti liberali, e poiché stimava moltissimo i maestri di queste tributava loro grandi onori […].
Dedicò molto tempo e fatica a imparare retorica, dialettica e soprattutto astronomia. Studiava l’arte del calcolo e scrutava con gran curiosità e accorta applicazione il corso delle stelle. Si provava anche a scrivere; ma intrapresa questa fatica non a tempo e troppo tardi, ne ricavò poco.
Carlo Magno ebbe molte concubine e più mogli. La prima moglie fu Ermengarda, la figlia di Desiderio, re dei Longobardi, che sposò per motivi politici; ma quando i rapporti tra Carlo Magno e i Longobardi si rovinarono, Carlo Magno la ripudiò per sposare Ildegarda, che gli diede 9 figli, tra cui Ludovico, che alla sua morte ereditò l’impero. Carlo Magno ebbe altre due mogli legittime Fastrada e Liutgarda. In totale si dice che abbia avuto 19 figli.