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Pace di Lodi e politica dell’equilibrio

La Pace di Lodi, firmata nella città lombarda il 9 aprile 1454, mise fine alla guerra iniziata nel 1452 tra Ducato di Milano, Repubblica di Firenze, Ducato di Mantova e Repubblica di Genova, da una parte; Regno di Napoli, Repubblica di Venezia, Marchesato di Monferrato e Ducato di Savoia, dall’altro.

La guerra scoppiò per contenere le mire espansionistiche della Repubblica di Venezia, che appofittò del momento di crisi del Ducato di Milano indebolito dalle lotte per la successione a Filippo Maria Visconti.

Nel 1453 si tentò di giungere a un trattato di pace, durante una conferenza convocata da papa Niccolò V, ma l’incontro tra gli Stati fallì.

La sospensione delle ostilità arrivò solo dopo la caduta di Costantinopoli ad opera dei turchi, che rappresentavano una minaccia per Venezia. Venezia cominciò quindi a trattare segretamente con Francesco Sforza, le cui forze militari erano ormai allo stremo.

Il trattato, ratificato anche dagli altri Stati regionali, assicurò qualche decennio di pace e stabilità.

A farsi garante di tale equilibrio politico fu, nella seconda metà del Quattrocento, Lorenzo il Magnifico, signore di Firenze.

La pace di Lodi stabilì:

  • la successione di Francesco Sforza al Ducato di Milano (sottratto ai Visconti);
  • la fissazione della frontiera tra Venezia e Milano sul fiume Adda;
  • la formazione della Lega italica tra Milano, Venezia, Firenze, cui si unirono poi anche lo Stato della Chiesa e il Regno di Napoli.

Pace di Lodi e Politica dell’equilibrio

Con la pace di Lodi i cinque Stati stabilirono in sostanza una tregua e vararono la cosiddetta «politica dell’equilibrio».

La politica dell’equilibrio aveva lo scopo di mantenere immobile la situazione, impedendo a ciscuno di ingrandirsi ulteriormente ai danni degli altri. Chi avesse tentato di infrangere questa regola avrebbe avuto immediatamente contro tutti gli altri Stati.

Questo equilibrio faticosamente raggiunto venne improvissamente rotto, alla fine del secolo, dall’irruzione nella penisola dell’esercito di Carlo VIII di Francia (1494). Da quel momento l’Italia, per circa mezzo secolo, diventò terra di battaglie e conquiste da parte delle due maggiori potenze europee, la Francia e la Spagna (per un approfondimento leggi Le guerre d’Italia, 1494-1559).

Soltanto la pace di Cateau-Cambrésis (1559) mise fine a questi scontri, confermando però il predominio spagnolo sull’Italia.

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