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Paradiso dantesco: struttura e caratteristiche

Il Paradiso dantesco è la terza delle tre cantiche che compongono la Divina Commedia di Dante Alighieri, dopo l’Inferno e il Purgatorio. Si distingue per il suo stile elevato e per la predominanza di temi teologici e filosofici.

Dante come arriva in Paradiso?

Dopo aver attraversato l’Inferno e scalato la montagna del Purgatorio, Dante arriva nel Paradiso terrestre, collocato sulla sommità della montagna del Purgatorio. Il Paradiso terrestre appare come una «divina foresta» eternamente fiorita di tutte le varietà di piante. Qui giungono le anime del Purgatorio prima di salire in Paradiso e qui giunge anche Dante, guidato da Virgilio.

Nel Paradiso terrestre, Dante prende congedo da Virgilio (che, in quanto pagano, non può avere accesso al Paradiso) e incontra Beatrice (rappresenta la Grazia divina), la donna amata nella giovinezza, che lo guida attraverso i 9 Cieli fino all’Empireo, sede di Dio, degli angeli e dei Beati.
È infine san Bernardo di Chiaravalle ad accompagnarlo alla contemplazione di Dio.
Dante, per un attimo, riesce a intravedere la felicità assoluta (procurata dalla visione divina), ma ciò che ha fuggevolmente intuito resta inesprimibile. Il poeta tornerà sulla Terra per adempiere la propria missione di recare giovamento agli altri uomini, con la narrazione di ciò che ha veduto nel suo viaggio.

Il Paradiso di Dante struttura

Come prevede la teoria aristotelico-tolemaica, il Paradiso dantesco è costituito da 9 Cieli concentrici e rotanti attorno alla Terra con un movimento che aumenta di intensità dal primo all’ultimo.

Ciascuno di questi nove Cieli corrisponde a un corpo celeste (Luna, Mercurio, Venere, Sole, Marte, Giove, Saturno, Stelle Fisse, Primo Mobile) ed è governato da una gerarchia angelica (Angeli, Arcangeli, Principati, Potestà, Virtù, Dominazioni, Troni, Cherubini, Serafini).

Oltre i 9 Cieli c’è l’Empireo, cielo di luce e immobile, sede di Dio, degli angeli e dei Beati, disposti in una Candida Rosa. In più, nell’Empireo a Dante è concesso di vedere i Beati come saranno dopo il Giudizio Universale, e cioè con i propri corpi terreni.

Dante viaggia attraverso i nove Cieli del Paradiso dialogando con le anime beate, che rappresentano le virtù cardinali e teologali e si manifestano in forme luminose e simboliche.

Quali sono le anime beate che Dante incontra di Cielo in Cielo e come gli appaiono? Vediamolo nella seguente tabella.

Cieli del Paradiso Gerarchie angeliche (le intelligenze motrici dei Cieli) Beati
I Cielo – Cielo della Luna   Angeli Spiriti mancanti ai voti: anime che appaiono come immagini riflesse, perché nella vita, non per loro volontà, hanno mancato ai voti fatti.
II Cielo – Cielo di Mercurio Arcangeli Spiriti attivi: anime di coloro che in vita operarono il bene, ma per amore di gloria: esse splendono e avanzano danzando e cantando felici.
III Cielo – Cielo di Venere Principati Spiriti amanti: anime di coloro che in vita amarono gli altri, peccando anche di lussuria, di cui però si pentirono, volgendosi interamente all’amore disinteressato verso il prossimo e verso Dio; appaiono come splendori che girano più o meno velocemente, secondo l’intensità della loro visione di Dio.
IV Cielo – Cielo del Sole Potestà Spiriti sapienti: anime di coloro che in vita si distinsero per la loro saggezza; danzano e cantano disposte in tre corone concentriche.
V Cielo – Cielo di Marte Virtù Spiriti militanti: anime di coloro che in vita combatterono per la fede; appaiono come stelle splendenti a forma di croce greca in cui lampeggia l’immagine di Cristo.
VI Cielo – Cielo di Giove Dominazioni Spiriti giusti: anime di coloro che in vita hanno operato secondo giustizia; si presentano come luci dorate, disposte in modo da formare la figura di un’aquila, simbolo della giustizia divina e dell’Impero.
VII Cielo – Cielo di Saturno Troni Spiriti contemplanti: anime di coloro che vissero in preghiera e meditazione; appaiono come vivi splendori che salgono e scendono lungo una scala d’oro.
VIII Cielo – Cielo delle Stelle Fisse Cherubini Spiriti trionfanti: anime caritatevoli che trionfarono in Cristo e con l’aiuto di Maria. Appaiono come una moltitudine di luci accese dall’alto da un Sole abbagliante, in cui traspare la figura di Cristo. La più splendente è quella di Maria, intorno a cui fa corona l’arcangelo Gabriele.
IX Cielo – Cielo cristallino o Primo Mobile Serafini Coro degli Angeli; appaiono come nove cerchi luminosi che ruotano intorno a Dio, che irradia una luce intensissima.

 

Oltre il nono Cielo c’è l’Empireo, sede di Dio, degli angeli e dei beati. I Beati, disposti come nei gradini di un anfiteatro, formano una “Candida rosa”.

Le anime che Dante incontra nei nove Cieli sono le stesse anime beate della Candida Rosa scese a incontrarlo per volontà di Dio. Le anime sono beate perché ricevono da Dio luce e amore e la visione di Dio le soddisfa pienamente.

Paradiso dantesco: i diversi gradi di beatitudine

Se tutte le anime beate hanno la loro sede nell’Empireo al cospetto diretto di Dio, non tutte raggiungono per questo il medesimo grado di beatitudine. Infatti la beatitudine consiste nella visione di Dio. Ma questa, benché sia possibile in egual modo per tutti i beati, produce un risultato diverso, in termini di beatitudine, a seconda della condizione interiore delle varie anime.

Paradiso dantesco: la collocazione dei beati

La posizione dei beati nei primi sette Cieli è determinata secondo un duplice criterio:

  1. i beati sono in questo o quel Cielo a seconda che abbiano ricevuto dall’uno o dall’altro maggiore influsso nella loro vita;
  2. i beati sono diversamente disposti rispetto alla Grazia divina e quindi rispetto alla beatitudine a seconda di come seppero realizzare la propria aspirazione al bene.

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