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Il mercante di Venezia – Shakespeare, riassunto

Il mercante di Venezia (The merchant of Venice) è un’opera teatrale di William Shakespeare, scritta tra il 1596 e il 1597 e rappresentata per la prima volta a Londra nel 1598. Si compone di 5 atti e rientra nel genere della dark comedy (commedia nera), cioè commedia in cui si riscontra un elemento cupo e drammatico nonostante lo scioglimento lieto.

La trama è ampiamente ripresa da quella de Il Giannetto, novella di ser Giovanni Fiorentino (scrittore italiano del XIV secolo), che Shakespeare conobbe tramite la traduzione di William Painter. Da Il Giannetto rimangono inalterati alcuni personaggi, come Porzia, Shylock e Bassanio.

Il mercante di Venezia riassunto

Siamo nella Venezia del XVI secolo (1500). Bassanio, giovane gentiluomo veneziano, vuole sposare Porzia, ricca ereditiera di Belmonte. Per corteggiarla degnamente, chiede un prestito di 3000 ducati al suo carissimo amico, il mercante di Venezia Antonio.

Antonio però non può prestargli il denaro perché lo ha interamente investito nei traffici marittimi. Decide allora di chiedere a sua volta un prestito all’usuraio ebreo Shylock.

Shylock è disprezzato dai cristiani ed egli ricambia questo sentimento; ma soprattutto non sopporta Antonio, che presta denaro gratuitamente, facendo abbassare il tasso d’interesse nella città, e che lo umilia pubblicamente con pesanti insulti, a causa della sua attività di usuraio. Nonostante ciò, Shylock accorda il prestito ma stabilisce che, in caso di mancato pagamento, Antonio dovrà pagare con una libbra di carne dal proprio corpo.

Bassanio cerca di far desistere l’amico Antonio dall’accettare un simile accordo, ma egli è sicuro di poter saldare il debito, dal momento che tre navi sono in viaggio per riportare a Venezia ricchezze tre volte più grandi. Il tempo concesso per il saldo del prestito è di tre mesi, mentre le navi arriveranno tra due.

Intanto Bassanio accompagnato dall’amico Graziano si reca a Belmonte e ottiene la mano di Porzia superando una prova stabilita dal padre di lei (indovinare in quale di tre scrigni si cela il ritratto di lei). A sua volta Graziano sposa Nerissa, ancella di Porzia, mentre Jessica, figlia di Shylock, fugge dalla casa del padre, rinnegandolo e derubandolo, con Lorenzo, amico di Antonio e Bassiano.

A Venezia arriva la notizia che le navi di Antonio hanno fatto naufragio e perciò egli non potrà saldare il suo debito. Il mercante di Venezia culmina nella scena del processo, in cui Shylock rivendica «una libbra della bella carne» del mercante Antonio per compiere la sua vendetta. Porzia, travestita da avvocato, difende Antonio di fronte al doge e vince. Il doge confisca i beni di Shylock che per metà vanno alla repubblica di Venezia, per metà ad Antonio. Antonio però vi rinuncia, a patto che l’usuraio si converta al cristianesimo e riaccolga la figlia Jessica precedentemente fuggita dalla casa del padre.

Nel frattempo si scopre che le tre navi di Antonio sono tornate sane e salve nel porto.

Qual è il personaggio che domina su tutti?

Nel mercante di Venezia, tra tutti i personaggi, troneggia l’ambigua figura di Shylock, il personaggio più complesso e vivo della commedia. Egli è al tempo stesso tiranno e vittima, sacrificante e sacrificato, aberrante nella crudeltà e tenerissimo nel dolore. Egli non è malvagio per ambizione come Riccardo in Riccardo III o per gusto demoniaco come Jago nell’Otello; Shylock vuole vendicarsi di Antonio, da quale ha subito torti e soprattutto vuole vendicarsi dell’odio che i cristiani rivelano contro gli ebrei. È sì crudele, ma finisce per farci pietà: la sua perfidia è il risultato di una sofferenza.

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