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Verbi: persone, tempi, modi, coniugazione, genere, forma

I verbi italiani sono quelle parole che indicano:

l’azione compiuta da una persona, un animale o una cosa. Esempio: Angela mangia una mela; Il bambino piange;

un evento, cioè un fatto che avviene: C’è un bel sole; Oggi nevica.

il modo di essere di una persona, un’animale, una cosa: Maria è felice; Il cane è stanco.

Qui di seguito troverete una guida utile e pratica per memorizzare e ripassare tutto sui verbi italiani.

Le persone del verbo

Le persone del verbo sono espresse dai pronomi personali io, tu, egli (esso, lui, essa, lei), noi, voi, esse (esse, loro).

Le coniugazioni dei verbi

I verbi si dividono in tre gruppi chiamati coniugazioni.

Per riconoscere la coniugazione di un verbo bisogna osservare la parte finale del verbo all’infinito, cioè alla forma base. Quindi:

se terminano in -are appartengono alla prima coniugazione (salt-are, lott-are);

se terminano in –ere appartengono alla seconda coniugazione (perd-ere, legg-ere);

invece se terminano in –iri appartengono alla terza coniugazione (dorm-ire, scopr-ire).

Attenzione: i verbi essere e avere non appartengono a queste tre coniugazioni, ma hanno una coniugazione propria.

I tempi del verbo

I tempi del verbo indicano quando accade l’azione espressa dal verbo stesso.

I tempi del verbo possono essere:

semplici se il verbo è formato da una sola parola: presente, imperfetto, passato remoto, futuro semplice;

composti se il verbo è formato da due parole, di cui una è il verbo essere o avere usato come ausiliare: passato prossimo, trapassato prossimo, trapassato remoto, futuro anteriore.

Esempi: Oggi cucino io (tempo semplice); Ieri ha cucinato Silvia (tempo composto).

Il genere del verbo

Il genere del verbo può essere:

transitivo quando l’azione passa, cioè “transita”, dalla persona, animale o cosa che compie l’azione alla persona, animale o cosa su cui ricade l’azione: Matteo mangia il gelato;

intransitivo quando l’azione rimane sulla persona, animale o cosa che compie l’azione o ricade su una persona, animale o cosa non in modo diretto, ma attraverso un complemento indiretto: Marco viaggia in treno.

Per un approfondimento leggi Verbi transitivi e intransitivi, quali sono, spiegazione ed esempi.

La forma dei verbi

La forma del verbo può essere:

attiva quando la persona, l’animale o la cosa compie l’azione espressa dal verbo: Lucia ama il ballo;

passiva quando la persona, l’animale o la cosa subisce l’azione espressa dal verbo. Solo il verbo transitivo può avere la forma passiva: il ballo è amato da Lucia;

riflessiva quando la persona, l’animale o la cosa compie e allo stesso tempo subisce un’azione che si “riflette”, cioè ricade, su di lui: Lucia si veste.

Esistono anche forme particolari di verbo che si possono distingere in:

verbi impersonali, che si adoperano solo alla terza persona singolare: piove, bisogna, si dice;

verbi servili, servono a completare e ad arricchire il significato del verbo all’infinito che precedono. I più usati sono volere, potere e dovere, a cui si aggiungono solere, sapere, desiderare, preferire, osare;

verbi fraseologici, accompagnano un altro verbo all’infinito o al gerundio per specificare il particolare modo in cui l’azione viene compiuta. I verbi fraseologici più comuni sono stare per, cominciare a, cercare di, continuare a;

verbi ausiliari, sono tali i verbi essere e avere quando aiutano un altro verbo a formare il tempo composto.

I modi dei verbi

I modi dei verbi possono essere modi finiti (indicativo, congiuntivo, condizionale e imperativo) e modi indefiniti (infinito, participio e gerundio).

Per un approfondimento potrebbero interessarti anche:

Forma attiva e passiva del verbo: come riconoscerle.

Verbi riflessivi: forma propria e improprie.

Verbi impersonali quali sono.

Verbi servili quali sono? Dovere, potere, volere.

Verbi fraseologici esempi e analisi.

Modi verbali della lingua italiana.

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