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Rinascimento arte: caratteri e autori

Il Rinascimento nell’arte produce i risultati più alti, anche se interessa tutti i campi del sapere umano, dalla letteratura alla filosofia fino alle scienze.

Il Rinascimento nasce ufficialmente a Firenze nei primi decenni del Quattrocento. In seguito, da Firenze si trasmette alle altre corti italiane, come Venezia e Roma.

Nel corso del Cinquecento l’arte del Rinascimento si afferma anche nel resto d’Europa coinvolgendo Francia, Inghilterra, Germania, Spagna e Paesi Bassi. L’Italia mantiene però il suo primato artistico grazie a personalità davvero eccezionali, come Botticelli, Leonardo, Michelangelo, Raffaello, Tiziano e Giorgione.

Si parla di Rinascimento in arte fino ai primi decenni del Cinquecento, poi nasce un nuovo stile, il Manierismo.

Quali sono le caratteristiche principali dell’arte rinascimentale?

L’arte rinascimentale mette l’uomo al centro dell’universo

L’arte nel Rinascimento mette l’uomo al centro di tutte le sue manifestazioni. La pittura e la scultura mostrano allora attenzione alle espressioni, alle forme e alle proporzioni del corpo umano; in architettura invece si realizzano edifici in cui lo spazio interno non è più quello delle grandi cattedrali gotiche, ma al contrario uno spazio “a misura d’uomo”.

Mutano i soggetti

Mutano anche i soggetti, perché accanto ai soggetti sacri si affiancano quelli profani. Si diffonde poi il genere del ritratto: sovrani, condottieri, papi e uomini di Chiesa, nobili e mercanti, si fanno ritrarre con le loro famiglie oppure da soli.

Lo scopo è quello di mostrare la loro potenza (si fanno ritrarre con scettri e manti di ermellino), la ricchezza (indossano vesti preziose), il coraggio (impugnano armi), la pietà religiosa (posano in atteggiamento devoto), il proprio amore per la cultura.

Pittori, scultori e architetti sono considerati artisti e non più artigiani

L’artista prima era considerato un artigiano che imparava le tecniche del maestro. Ora è un intellettuale, perché oltre a imparare una tecnica, studia l’anatomia, le scienze, la matematica, la geometria.

I migliori fra loro sono molto richiesti e ben pagati.

Si scopre l’uso della prospettiva

L’arte rinascimentale scopre la prospettiva.

I quadri del Medioevo appiattivano i volumi e non davano il senso della distanza e della profondità. Ora le nuove regole della prospettiva permettono di rappresentare la realtà in tre dimensioni (lunghezza, larghezza e profondità), così come appare ai nostri occhi. Per un approfondimento leggi L’invenzione della prospettiva in arte.

L’importanza della luce

La luce assume un ruolo di grande importanza perché l’artista vuole dare una rappresentazione fedele della realtà. Utilizza quindi precisi effetti di chiaroscuro: in tal modo, i volumi sono percepiti in tutta la loro consistenza.

Principi e mecenati

Ovunque principi e ricchi signori commissionano agli artisti oggetti preziosi, quadri e sculture per abbellire i loro palazzi e le loro città.

Nel Rinascimento l’arte è usata per mostrare la ricchezza e celebrare il potere politico.

Quali sono gli artisti più importanti del Rinascimento?

I grandi artisti del Rinascimento

Nella Firenze dei Medici opera Sandro Botticelli (1445-1510). Verso il 1478 realizza la celebre Primavera e, qualche anno dopo, la Nascita di Venere. Tra i due capolavori è situato il soggiorno romano (1481-1482), durante il quale Botticelli, lavora con Cosimo Rosselli, Ghirlandaio e Perugino agli affreschi nella Cappella Sistina.

A Milano, durante la Signoria di Ludovico il Moro, lavorano al suo servizio Bramante (1444-1514) e Leonardo da Vinci (1452-1519), che qui realizza uno dei suoi capolavori, L’Ultima Cena.

Quando nel 1499 Ludovico il Moro è costretto a fuggire da Milano, Bramante si trasferisce a Roma e papa Giulio II (1502-1513) gli conferisce incarichi grandiosi, tra questi il progetto della nuova Basilica di San Pietro (per un approfondimento leggi Basilica di San Pietro, da Bramante a Bernini).

Papa Giulio II vuole dotare Roma di monumenti straordinari, destinati a testimoniare tutta la sua potenza. Egli richiama nella capitale gli artisti rinascimentali più importanti del momento, pagandoli e ripettandoli come mai è stato fatto in precedenza. Lavorano quindi a Roma Raffaello (1483-1520) e Michelangelo (1475-1564), che realizzano, rispettivamente, capolavori come le Stanze Vaticane e gli affreschi della Cappella Sistina.

Michelangelo è anche un grandissimo scultore (La Pietà) e architetto (la Cupola di San Pietro).

Anche a Venezia e nel Veneto lavorano grandissimi maestri, come Giorgione (1477-1510) e il suo allievo Tiziano (1488-1576).

Venezia, come pure Vicenza, si arrichisce inoltre di chiese ed edifici creati dal grande architetto Andrea Palladio (1508-1580), conosciuto soprattutto per le sue bellissime ville.

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