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Sanculotti francesi: chi erano, cosa volevano, l’abbigliamento

La parola sanculotti è l’italianizzazione del francese sans-culottes, cioè «senza culottes», quindi senza i calzoni corti fermati sotto il ginocchio, indossati dai nobili e dall’alta borghesia durante l’Ancien régime. Erano così indicati nella Francia di fine Settecento gli uomini del popolo: operai, piccoli artigiani, bottegai, salariati.

Sostennero Robespierre, ma il loro appoggio durò solo fino a quando il leader giacobino non cominciò ad accentrare nelle sue mani troppo potere, vanificando tutti i momenti di democrazia diretta nei quali i sans-culottes avevano preso la voce ed espresso i propri bisogni.

Cosa volevano i sanculotti?

Organizzati in club e sezioni, molto attivi durante la fase del Terrore, attraverso i Comitati di sorveglianza (1792-1793), affrontarono i problemi relativi alla difficoltà dell’approvigionamento e all’aumento dei prezzi.

Aspiravano alla parità dei diritti politici, per cui introdussero e diffusero ampiamente l’uso del “tu” al posto del “voi” e dell’appellativo “cittadino” e firmavano le loro richieste con la frase “il tuo uguale nei diritti“. Dopo la caduta di Robespierre (1794) finirono con il perdere il proprio ruolo politico.

Come erano vestiti i sanculotti?

I sanculotti, così chiamati per il disprezzo che mostravano per i calzoni al ginocchio (culottes) e le calze di seta indossate dai ricchi e dagli aristocratici, portavano i pantaloni lunghi, il panciotto, noto come “carmagnola”, il berretto frigio, rosso con la coccarda tricolore.

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