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Neoclassicismo: letteratura, scultura, pittura, architettura

Il Neoclassicismo è un movimento artistico e culturale di vaste dimensioni; si esprime, oltre che nella poesia, anche nelle arti figurative.

Il Neoclassicismo si afferma in Europa tra la fine del Settecento e il primo decennio dell’Ottocento. Questo periodo è caratterizzato dalla Rivoluzione francese e dall’impero fondato da Napoleone.

Neoclassicismo caratteri generali

Gli artisti neoclassici rifiutano l’eccessivo razionalismo dell’Illuminismo; tendono alla ricerca del bello assoluto, della perfezione; mirano a riprodurre nelle proprie opere la composta armonia delle forme artistiche dell’antichità classica greco-romana.

Del resto il Neoclassicismo trovò ispirazione nelle contemporanee scoperte archeologiche. I sensazionali scavi a Ercolano (1738) e a Pompei (1748), riportarono infatti alla luce antiche città romane sepolte dall’eruzione del Vesuvio del 79 d.C. Statue, affreschi, mosaici, pitture vascolari, monili, suppellettili decorate incuriosirono i contemporanei e offrirono nuove fonti di ispirazione.

Per il Neoclassicismo il mondo antico era anche un modello di valori etici. L’arte e la poesia dovevano quindi avere un contenuto morale e sociale; spingere alla virtù attraverso i grandi esempi del passato.

Vi furono intellettuali che dedicarono tutta la loro vita allo studio del mondo greco-romano. Tra questi uno dei più importanti fu l’archeologo tedesco Johann Joachim Winckelmann (1717-1768).

Neoclassicismo arte

Scultura neoclassica

La scultura fu l’arte che sembrò più adatta a far rivivere la perfezione delle forme della classicità. L’idea di una bellezza pura e liberata dalle passioni guidò grandissimi maestri, come il veneto Antonio Canova (1757-1822) e il danese Bertel Thorvaldsen (1770-1844).

Antonio Canova, in particolare, fu un indiscusso esempio, con opere ispirate al mondo greco-romano sia nei temi (l’amore, la morte, l’eroismo) sia nella ricerca di forme sempre più chiare e semplificate, rese con straordinaria abilità tecnica, specialmente nel trattamento della superficie del marmo, che grazie all’uso di speciali cere colorate dava la sensazione dell’incarnato reale.

Il gruppo di Amore e Psiche di Antonio Canova costituisce una vera sintesi della grazia neoclassica. La fama di Antonio Canova superò presto i confini italiani facendone il maggior scultore del Neoclassicismo.

Neoclassicismo architettura

In architettura, Francesco Milizia (1725-1798) fu il massimo teorico.

L’architettura deve sì ricercare la bellezza (che deriva dalla decorazione, dalla simmetria, dalle proporzioni) ma deve perseguire anche la comodità (nell’ubicazione, nello sviluppo volumetrico, nella distribuzione delle parti) e la solidità.

I fondamenti progettuali che ne derivano sono: la semplicità delle forme e dei volumi; la simmetria tra le parti; la ricerca della luce e dell’eleganza di linee a scapito della decorazione, generalmente sobria, con poche tinte in toni delicati, su cui prevale il bianco.

I monumenti dell’antichità più imitati sono il Pantheon romano, da cui si riprende la pianta centrale coronata da cupola; il Partenone, il cui pronao ispira gran parte delle facciate degli edifici di questo periodo.

In tutto il mondo occidentale, dagli Stati Uniti alla Francia alla Russia, si costruirono edifici pubblici e religiosi di grandiosa monumentalità accanto ad archi di trionfo, residenze e padiglioni privati di grande eleganza.

San Pietrobugo divenne, grazie all’apporto di numerosi architetti italiani, una delle capitali della cultura neoclassica.

In Italia primeggia Milano, con l’operato di Giuseppe Piermarini (1734-1808), allievo di Luigi Vanvitelli ed attivo anche come urbanista. A lui si devono il Palazzo Reale (1773), il Teatro alla Scala (1776-78), la Villa Reale di Monza.

Pittura neoclassica e pittori neoclassici

In pittura, invece, il principale esponente del Neoclassicismo fu il francese Jacques-Louis David (1748-1825). Egli iniziò la sua carriera a Roma studiando e copiando i modelli dell’arte antica. Con la sua opera, il Neoclassicismo divenne lo stile della Rivoluzione francese e, in seguito, lo stile ufficiale dell’impero di Napoleone. Tra i pittori neoclassici ricordiamo pure il milanese Andrea Appiani e il francese Jean Auguste Dominique Ingres.

Neoclassicismo letteratura

In ambito letterario i nomi più importanti sono quelli di Vincenzo Monti (1754-1828), Ippolito Pindemonte (1753-1828), Ugo Foscolo (1778-1827).

Il Neoclassicismo lascia il posto al Preromanticismo

Il Neoclassicismo non durò però a lungo. Oltre al culto del bello si avvertì ben presto la necessità di riflettere sulla realtà, in particolare su quei valori che nobilitano il pensiero e la vita dell’uomo, quali l’aspirazione alla libertà e l’amor di patria, che saranno tipici del Romanticismo.

D’altra parte gli esponenti neoclassici possono considerarsi per certi aspetti, anticipatori del Romanticismo. L’aspirazione a ritrovare un passato di perfezione nasconde, infatti, l’insofferenza per il presente, soprattutto negli anni successivi alla Rivoluzione francese, e, insieme, la nostalgia per una sorta di paradiso perduto.

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