Ascolta “Miti e leggende – Atena” su Spreaker.
Atena per i Greci, Minerva per i Romani, era la dea della saggezza, della sapienza, dell’artigianato e della guerra. È la dea protettrice della città di Atene, a cui dà il nome. Il suo animale sacro è la civetta. Viene spesso rappresentata con l’armatura, l’elmo, lo scudo recante al centro la testa della Gorgone e una civetta o il serpente o l’albero d’ulivo.
Dea Atena – divinità greca
La nascita
Atena, figlia prediletta di Zeus, sarebbe stata generata dallo stesso re degli dèi. Secondo il mito, infatti, Zeus, subito dopo aver detronizzato suo padre Crono, si unì a Metis, che rimase incinta. Gea e Urano informarono però Zeus che Metis avrebbe messo al mondo un figlio più forte del padre destinato a spodestarlo, come lui aveva fatto con suo padre Crono.
Zeus, allora, approfittando della capacità di Metis di assumere qualsiasi forma, le chiese di trasformarsi in mosca e la ingoiò.
Quando giunse il tempo del parto, Zeus fu preso da un terribile mal di testa. Chiamò Efesto, il fabbro divino, che calò un colpo di scure sulla testa di Zeus. Ed ecco che senza spargimento di sangue balzò fuori dalla larga ferita una giovane dea. Questa era armata di tutto punto, con l’elmo, la corazza, lo scudo, la lancia: era nata una invincibile dea guerriera. Atena combatteva con accortezza, con disciplina, con prudenza. Quindi anche come dea-guerriera si contrapponeva al dio guerriero Ares, tutto brutalità e violenza.
Atena nell’Iliade e nell’Odissea
Nell’Iliade, protegge gli Achei e odia i Troiani, perché non può dimenticare l’affronto che il giudizio di Paride le ha recato assegnando la mela d’oro ad Afrodite.
Nello scontro fra Achille e Agamennone (Iliade libro 1) prende le parti di Achille, esortandolo a non lasciarsi trasportare dall’ira e a non commettere azioni che sarebbero state condannate da tutti.
Aiuta Diomede nella violenta battaglia sotto le mura di Troia, la cui lancia viene deviata per ferire lo stesso Ares (Iliade libro 5). Assume le sembianze di Deifobo, per incoraggiare Ettore ad affrontare Achille nello scontro che gli sarà fatale (Iliade libro 22).
Nell’Odissea Atena è la dea che protegge il protagonista Odisseo, del quale apprezza soprattutto l’intelligenza e l’astuzia; grazie al suo costante aiuto, Odisseo ritornerà a Itaca.
Atena e gli eroi greci
Atena elargì il suo aiuto a molti eroi tra cui Eracle, Giasone e Perseo. A Perseo fornì i sandali alati e l’elmo che rende invisibili grazie ai quali poté sconfiggere Medusa, la Gorgone che pietrificava tutti coloro che osavano guardarla; Perseo compiuta l’impresa donò alla dea la testa della Gorgone che venne conficcata sull’egida, lo scudo di pelle di capra che insieme con l’elmo e la lancia costituisce l’armatura della dea.
Gli epiteti attribuiti ad Atena
Sono numerosi. Tra i più comuni:
Parthènos, ovvero “vergine”, e fa riferimento alla verginità della dea, in quanto non ebbe mai nessun marito o amante. A questo epiteto è connesso l’aneddoto dell’indovino tebano Tiresia, che un giorno la sorprese mentre faceva un bagno dentro un fiume. La dea per punirlo gli pose le dita sugli occhi togliendogli la facoltà di vedere le cose reali, ma concedendogli in cambio il dono della chiaroveggenza;
Pallade, è il nome di una ninfa sua compagna di giochi. Un giorno Atena la uccise per errore mentre si esercitavano insieme nell’arte della guerra. In segno di lutto e rimorso la dea ne assunse il nome;
Glaucopide, che significa “occhi splendenti” e anche “occhi di civetta”, un epiteto molto ricorrente nei versi omerici, che mette in evidenza il colore ceruleo (un mix di verde e azzurro) degli occhi della divinità;
Promachos, traducibile in italiano “che combatte in prima linea”.
Atena e Atene
Di tutte le città che erano sotto la sua protezione, la prediletta era Atene, che da lei prese il nome. Il mito racconta che Atena e Poseidone, i quali si contendevano la sovranità sull’Attica, la regione di Atene, offrirono agli abitanti un dono: Poseidone con il suo tridente fece scaturire un lago salato sull’Acropoli di Atene, la dea fece spuntare un olivo. Gli dèi chiamati come arbitri ritennero più utile il dono di Atena e le assegnarono la palma della vittoria. In suo onore, nel V secolo a.C., sull’Acropoli di Atene fu fatto costruire il Partenone, che ancora oggi è possibile ammirare. E sempre in suo onore ad Atene venivano celebrate con grande sontuosità le feste denominate Panatenee, che chiamavano a raccolta tutte le popolazioni dell’Attica.
Minerva – divinità romana
Atena venne successivamente identificata dai Romani con Minerva.
Minerva, assieme a Giove e a Giunone, componeva la Triade capitolina alla quale era consacrato il tempio più importante di Roma, quello di Giove Capitolino.
A Roma, in onore di Minerva, si tenevano feste in marzo e in giugno note col nome di Quinquatrus, in quanto duravano cinque giorni. Ad esse convenivano tutti quelli che esecitavano un’arte o un mestiere. In quell’occasione si davano spettacoli nel circo, fra cui lotte tra gladiatori.