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Inferno di Dante: struttura e schema

L’Inferno di Dante è la prima delle tre cantiche (Inferno, Purgatorio e Paradiso) che compongono la Divina Commedia, dove è raccontato il viaggio immaginario di Dante nei tre regni oltremondani. Comprende 34 canti. Il metro è la terzina incatenata.

Inferno di Dante struttura

La struttura dell’inferno dantesco si presenta come una voragine a forma di cono rovesciato a gradoni (i cerchi concentrici in cui sono posti i peccatori); si apre sotto la città di Gerusalemme collocata da Dante al centro dell’emisfero settentrionale della Terra. Il vertice coincide con il centro della Terra, dove si trova conficcato Lucifero. Lucifero è l’angelo ribelle punito da Dio, trasformato in uno spaventoso mostro con tre facce e sei enormi ali di pipistrello; con le sue tre bocche, maciulla i tre grandi traditori: Giuda (traditore di Cristo, fondatore della Chiesa), Bruto e Cassio, traditori di Giulio Cesare, fondatore (secondo Dante) dell’Impero di Roma. Secondo la teoria dei Due Soli, vale a dire il Papato e l’Impero, che erano i due Poteri dominanti, i tre peccatori rappresenterebbero i traditori dei fondatori di tali due poteri.

L’Inferno dantesco è preceduto da un Antinferno (Inferno canto 3) a cui si accede attraverso la Porta dell’Inferno. Nell’Antinferno stanno gli ignavi, coloro cioè che vissero senza mai prendere una posizione. Con gli ignavi stanno gli angeli che non si unirono né a Lucifero che si ribellò a Dio né agli angeli rimasti fedeli a Lui.

L’Antinferno è diviso dall’Inferno vero e proprio dal fiume Acheronte, che le anime dannate devono attraversare sulla barca del traghettatore Caronte.

Attraversato il fiume Acheronte, si entra nell’Inferno vero e proprio. Esso è diviso in 9 cerchi in cui sono distribuiti le anime dei dannati a seconda del loro peccato. I peccatori stanno tanto più in basso, e sono quindi condannati a una pena maggiore, quanto più gravi sono state le colpe da loro commesse.

Per la disposizione dei dannati Dante segue l’Etica Nicomachea di Aristotele, il De officiis di Cicerone e il pensiero teologico di san Tommaso d’Aquino.

Invece, i supplizi che le anime dei dannati devono sopportare per l’eternità sono stati decisi secondo la legge del contrappasso (valida anche nel Purgatorio), secondo cui la pena deve richiamare, per analogia o per contrasto, la colpa.

Inferno di Dante – Schema

Quali sono le anime che Dante colloca nell’Inferno e a quali pene sono condannate per l’eternità? Vediamolo nella seguente tabella.

Cerchi dell’inferno Peccatori Pena Contrappasso
Antinferno (canto 3) Ignavi (e angeli neutrali che non si schierarono né con Dio né con Lucifero) Corrono nudi dietro a una bandiera senza insegna che va in diverse direzioni, punti da vespe e mosconi. Il loro sangue è raccolto a terra da vermi schifosi. Così come in vita evitarono responsabilità e non seguirono ideali, ora corrono continuamente dietro una bandiera senza significato.
Cerchio I – il Limbo (Inferno canto 4) Non battezzati: le anime dei bambini morti senza ricevere il battesimo e le anime dei pagani che non conobbero Cristo, perché vissuti prima della sua venuta, ma vissero seguendo le virtù cardinali. La loro pena è solo spirituale e consiste nel desiderio inappagabile di vedere Dio. Loro che in vita non conobbero Dio, ora desiderano contemplarlo ma non possono.
Cerchio II (Inferno canto 5) Lussuriosi Sono travolti e trascinati da una bufera che mai s’arresta. Così come in vita furono travolti dalla passione amorosa, ora sono trascinati dalla bufera.
Cerchio III (Inferno canto 6) Golosi Supini nel fango, sono sottoposti a una pioggia di grandine, acqua sudicia e neve. Sono assordati dai latrati del mostruoso cane Cerbero. Così come in vita hanno ceduto in modo bestiale al peccato della gola ora sono schiacciati a terra e ingozzati di disgustosa e maleodorante fanghiglia.
Cerchio IV (Inferno canto VII) Avari e prodighi Divisi in due schiere opposte che spingono enormi macigni; quando si scontrano si insultano e si rimproverano la loro colpa. Così come in vita si affaticarono per amor del denaro, ora si affaticano spingendo macigni.
Cerchio V (Inferno canti 789) Iracondi e accidiosi Sono immersi nell’acqua sporca della palude Stigia; si percuotono e con i loro sospiri fanno ribollire l’acqua in superficie. Così come in vita gli iracondi hanno fatto soffrire gli altri, ora si percuotono soffrendo loro stessi; gli accidiosi, che in vita non seppero apprezzare la bellezza della vita stessa, ora sono immersi nel fango e non possono vedere più nulla.
Cerchio VI (Inferno canti 91011) Eretici Sono collocati dentro tombe infuocate e scoperchiate. Così come in vita furono illuminati da falsa luce, ora giacciono nel fuoco.
Cerchio VII

Diviso in 3 gironi:

Violenti
1° girone (Inferno canto 12) Violenti contro il prossimo (tiranni, assassini, predoni) Immersi nel sangue bollente del fiume Flegetonte e colpiti con frecce dai Centauri. Così come in vita si macchiarono di sangue, ora ne sono sommersi.
2° girone (Inferno canto 13) Violenti verso se stessi (suicidi, scialacquatori) I suicidi sono trasformati in alberi secchi, spezzati e straziati dalle Arpie; gli scialacquatori sono inseguiti e dilaniati da nere cagne. Così come in vita non ebbero rispetto del loro corpo e delle loro sostanze, ora i loro corpi sono trasformati (suicidi) e lacerati (scialacquatori).
3° girone (Inferno canti 14151617) Violenti contro Dio (bestemmiatori) e coloro che non hanno rispettato le leggi della natura, cioè i sodomiti. I bestemmiatori sono distesi supini su una landa di sabbia bollente e sono colpiti da una pioggia infuocata. I sodomiti sono costretti a camminare incessantemente sul sabbione incandescente e sotto la pioggia di  fuoco. I bestemmiatori in vita hanno osato scagliare bestemmie contro Dio, ora sono bersaglio di una pioggia infuocata. I sodomiti in vita furono agitati da sozze passioni, ora camminano senza posa, colpiti dalla pioggia infuocata.
Cerchio VIII

Diviso in 10 fosse concentriche: le bolge

Fraudolenti (coloro che con l’intelligenza ingannarono il prossimo).
1° bolgia (Inferno canto 18) Ruffiani e seduttori Corrono nudi, in due schiere distinte, e in senso di marcia contrario, frustati dai diavoli. In vita commisero colpe vergognose, ora sono condannati alla pena vergognosa della fustigazione.
2° bolgia (Inferno canto 18) Adulatori Immersi nello sterco, compiono inutili gesti di disperazione nel tentativo di pulirsi dalla sporcizia. Così come in vita si sporcarono moralmente con le loro menzogne, ora sono insozzati fisicamente.
3° bolgia (Inferno canto 19) Simoniaci Infilzati a testa in giù nelle strette fenditure sul fondo e sulle pareti della bolgia; i loro piedi sono lambiti da fiamme che li fa scalciare disperatemente per il dolore. In vita intascarono denaro facendo commercio di cariche religiose e beni spirituali, ora sono posti in buche di pietra simili a tasche; poiché capovolsero la legge di Cristo, ora tengono la testa all’ingiù; poiché calpestarono la fiamma dello Spirito Santo, ora hanno le piante dei piedi lambite da fiamme.
4° bolgia (Inferno canto 20) Maghi e indovini Avanzano lentamente e dolorosamente, perché hanno la testa attaccata al contrario, camminano a ritroso e piangono versando lacrime sulla schiena e sulle natiche. In vita vollero guardare troppo nel futuro, tentando di penetrare i segreti di Dio, ora sono costretti a guardare e a camminare sempre all’indietro.
5° bolgia (Inferno canti 212223) Barattieri Immersi nella pece bollente e se tentano di uscirne vengono uncinati e straziati dai diavoli guardiani. Così come in vita usarono arti vischiose e nere, cioè subdole e malvagie, per procurarsi guadagni illeciti, ora sono immersi nella nera pece bollente.
6° bolgia (Inferno canto 23) Ipocriti Camminano lentamente, avvolti da pesanti cappe fratesche di piombo rivestite esternamente d’oro. Così come in vita nascosero i loro veri sentimenti, malvagi e corrotti, sotto un’ingannevole finzione di rettitudine e bontà, ora sono nascosti da cappe rivestite esternamente d’oro, ma internamente costituite da pesante piombo.
7° bolgia (Inferno canti 2425) Ladri Corrono nudi con le mani legate dietro la schiena in una fossa di serpenti e talora si trasformano in serpenti. Così come in vita ricorsero all’astuzia e usarono le mani per spogliare le altre persone dei loro beni, ora sono nudi, con le mani legate, tormentati dai serpenti, da sempre simbolo di malizia.
8° bolgia (Inferno canti 2627) Consiglieri fraudolenti Sono imprigionati all’interno di lingue di fuoco. Così come in vita suscitarono con la loro lingua liti e sventure devastanti come incendi, ora sono dolorosamente avviluppati da lingue di fuoco.
9° bolgia (Inferno canti 2829) Seminatori di discordie e scismi Avanzano nella bolgia mutilati da colpi di spada di un diavolo. Così come in vita favorirono ogni forma di discordia e divisione, ora sono orrendamente lacerati.
10° bolgia (Inferno canti 2930) Falsari I falsari di metalli (alchimisti) giacciono a terra, addossati fra di  loro, fiaccati e tormentati da repellenti malattie e infezioni. I falsari di persona corrono in preda a smania furiosa e addentano i loro compagni di sventura. I falsari di moneta sono colpiti da idropisia, col ventre gonfio d’acqua e tormentati dalla sete. I falsari di parola sono arsi dalla febbre. In vita sfigurarono in vari modi la verità, ora sono orrendamente sfigurati da diverse malattie, sia fisiche che morali.

In un pozzo profondo che separa l’VIII cerchio dal IX si trovano i Giganti (Inferno canto 31) che abusarono della loro forza e ora sono incatenati e posti, dall’ombelico in giù, nella terra. Essi sono i custodi del IX e ultimo cerchio, dove sono puniti i peggiori peccatori, i traditori, .

Cerchio IX Traditori Tutti immersi nel lago ghiacciato di Cocito, dove terminano i fiumi infernali. Così come in vita ebbero il cuore così duro e freddo da tradire anche le persone più care, ora giacciono immersi nel ghiaccio durissimo.
1ᵅ zona (Caina) – Inferno canti 3132 Verso i parenti
2ᵅ zona (Antenora) – Inferno canti 3233 Verso la patria
3ᵅ zona (Tolomea) – Inferno canto 33 Verso gli amici
4ᵅ zona (Giudecca) – Inferno canto 34 Verso i benefattori

 

E infine, sul fondo, Lucifero che, con le sue tre bocche, maciulla i tre grandi traditori: Giuda, Bruto e Cassio.

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