La Seconda guerra mondiale ebbe inizio il 1° settembre 1939, quando la Germania nazista, guidata da Adolph Hitler, invase la Polonia; si concluse il 2 settembre 1945, con la resa del Giappone, dopo aver subito due bombardamenti atomici su Hiroshima e Nagasaki. È stato il conflitto più vasto e sanguinoso della storia umana, nel corso del quale hanno perso la vita circa 70 milioni di esseri umani, tra militari e civili.
La Seconda guerra mondiale affonda le sue origini nello spirito di rivincita del primo dopoguerra, nella crisi economica, nella militarizzazione degli apparati produttivi e nelle ambizioni espansionistiche dei regimi totalitari. Per un approfondimento leggi Le cause della Seconda guerra mondiale riassunto.
Qui di seguito, troverai Seconda guerra mondiale riassunto e sintesi dei principali eventi. Utile per l’esame, la tesina o per non farvi cogliere impreparati all’interrogazione.
Seconda guerra mondiale: Hitler invade la Polonia e dà inizio al secondo conflitto mondiale
Il 1° settembre 1939, a seguito di un accordo di spartizione con l’Urss (Patto Molotov-Ribbentrop), le truppe tedesche invasero la Polonia: fu l’inizio della Seconda guerra mondiale.
L’esercito nazista impiegò solo 10 giorni per arrivare a Varsavia. Semidistrutta dai bombardamenti e completamente circondata, la capitale polacca fu costretta ad arrendersi.
Poco dopo, in base alle clausole del Patto Molotov-Ribbentrop, Stalin occupò la parte orientale del Paese. La Polonia fu divisa in due: dopo soli venti anni, scomparve la Repubblica polacca nata alla fine della Prima guerra mondiale.
Francia e Inghilterra, intanto, il 3 settembre 1939 avevano dichiarato guerra alla Germania.
Seconda guerra mondiale: Stalin invade la Finlandia, Hitler dilaga in Europa e conquista la Francia
Il 30 novembre 1939 Stalin invase la Finlandia; il 12 marzo 1940 la Finlandia e l’Urss firmarono il Trattato di Mosca, con il quale la Finlandia cedette all’Urss circa il 10% del proprio territorio.
Tra aprile e maggio del 1940, Hitler invase una serie di Paesi neutrali: prima la Danimarca e la Norvegia, poi l’Olanda, il Belgio e il Lussemburgo. Con quest’ultima mossa i Tedeschi aggirarono le difese franco-inglesi e il 14 giugno entrarono a Parigi: la Francia era sconfitta. La parte settentrionale del suo territorio passò sotto la diretta occupazione tedesca, mentre la parte centro-meridionale e le colonie vennero affidate da Hitler al maresciallo di Francia Philippe Pétain, che presiedeva il governo di Vichy (dal nome della cittadina): era un governo collaborazionista.
Seconda guerra mondiale: la Battaglia d’Inghilterra
Il prossimo obiettivo di Hitler era la rottura del Patto con Stalin e l’invasione dell’Urss per completare la conquista dello “spazio vitale” e l’asservimento di tutti gli Slavi. Ma Hitler sapeva bene che combattere su due Fronti era molto rischioso, perciò offrì alla Gran Bretagna una pace che Winston Churchill rifiutò. Si scatenò allora una grande battaglia aerea, la Battaglia d’Inghilterra (o operazione Leone marino), che durò tutta l’estate del 1940 e si concluse con la vittoria inglese.
Seconda guerra mondiale: l’Italia entra in Guerra
Nel 1939 l’Italia aveva dichiarato la “non belligeranza”, giustificandosi con la propria impreparazione militare. L’anno dopo, tuttavia, il crollo di ben sei nazioni, alle quali stava per aggiungersi la Francia, diedero non solo a Mussolini, ma all’intera popolazione, la certezza della vittoria del Patto d’Acciaio da ottenere con pochissimo sforzo. Così il 10 giugno 1940 Mussolini annunciò a una folla entusiasta radunata a Piazza Venezia, a Roma, e a tutta la popolazione che lo ascoltava attraverso la radio che era giunta l'”ora fatale”: l’Italia entrava in guerra.
1941, Seconda guerra mondiale: il moltiplicarsi di Fronti
Il 1941 fu un anno cruciale per le sorti del conflitto, perché si verificarono contemporaneamente:
- l’invasione italo-tedesca di Iugoslavia e Grecia;
- l’invasione tedesca alla Russia, che determinò l’entrata in guerra dell’Urss (per un approfondimento leggi 22 giugno 1941: Hitler invade la Russia);
- gli scontri tra italo-tedeschi e inglesi in Africa;
- l’attacco giapponese al porto militare americano di Pearl Harbor, nelle Isole Hawaii, che causò l’entrata in guerra degli Stati Uniti (per un approfondimento leggi Pearl Harbor, il Giappone attacca gli Stati Uniti);
- cominciò la deportazione degli ebrei nei campi di concentramento.
1943, Seconda guerra mondiale: gli Alleati avanzano mentre le nazioni dell’Asse retrocedono
Il 1943 fu l’anno della svolta, quello in cui le sorti della guerra si rovesciarono su tutti i Fronti provocando il graduale ritiro di Giapponesi e Tedeschi e causando ulteriori eventi cruciali in Italia.
- Il Fronte africano si chiuse quando il generale americano Dwight Eisenhower, sbarcato in Marocco, respinse definitivamente dall’Africa le truppe italiane e tedesche già sconfitte nel 1942 dal generale inglese Montgomery a El-Alamein, in Egitto.
- Sul Fronte del Pacifico gli Americani riuscirono a bloccare l’avanzata giapponese e a vincere tre grandi battaglie navali finite con l’affondamento di tutte le portaerei nemiche. Da quel momento i marines iniziarono una lunga e sanguinosa marcia di avvicinamento al Giappone conquistando un’isola del Pacifico dopo l’altra.
- Sul Fronte russo i Sovietici annientarono i Tedeschi nella battaglia di Stalingrado.
- Gli angloamericani sbarcarono in Sicilia (luglio 1943); il regime fascista crollò (25 luglio 1943), ma i nazifascisti costituirono nelle regioni del Centro-Nord la Repubblica Sociale Italiana o Repubblica di Salò (settembre 1943).
1944-1945: la sconfitta della Germania
Mentre ormai i Russi avanzavano verso la Germania da est, il 6 giugno 1944, passato alla storia come il D-Day, il generale Eisenhower diede inizio all'”Operazione Overlord“, ovvero lo sbarco in Normandia (Francia). Pochi mesi dopo, i Tedeschi dovettero abbandonare Parigi.
Nel marzo 1945, dopo aver liberato il Belgio e l’Olanda, le forze americane penetrarono da Occidente in Germania, mentre quelle sovietiche vi entravano da Oriente. Contemporaneamente gli aerei alleati martellavano la popolazione tedesca con bombardamenti quotidiani: in due giorni la città di Dresda fu rasa al suolo, causando la morte di 100.000 civili. Intanto, i volontari comandati dal comunista Tito liberavano la Iugoslavia.
In quei mesi Hitler si era trasferito con i suoi collaboratori in un bunker, nel centro di Berlino, da dove dirigeva le operazioni. È da quel luogo che ordinò la leva di ragazzi di sedici anni, che mandò a morire quando tutto era oramai perduto. Emanò inoltre un decreto noto come “Ordine Nerone” (dal nome dell’imperatore romano accusato di aver incendiato Roma nel 64 d.C.). Esso prescriveva l’evacuazione della popolazione da tutte le zone non occupate e la distruzione totale di tutte le case e di tutti i beni appartenenti alla popolazione per impedire che il nemico se ne appropriasse.
Il 30 aprile 1945 i Sovietici entrarono a Berlino. Hitler si suicidò nel bunker insieme alla sua compagna Eva Braun.
Il 7 maggio 1945 la Germania firmò la “resa senza condizioni” (il documento entrò in vigore il giorno seguente) alle forze Alleate Occidentali. Due giorni più tardi, il 9 maggio, a Berlino, i Tedeschi si arresero anche alle truppe sovietiche.
Seconda guerra mondiale: Italia liberata
In Italia, il 25 aprile 1945, oggi data simbolica per la Festa della Liberazione dell’Italia dal nazifascismo, i soldati nazisti e fascisti iniziarono a ritirarsi dalle città di Torino e Milano; il 27 aprile Mussolini in fuga verso la Svizzera venne riconosciuto e catturato dai partigiani; il giorno seguente venne fucilato ed esposto a Piazzale Loreto, a Milano, assieme alla sua amante Claretta Petacci e ad altri gerarchi fascisti che si trovavano con lui.
Fine Seconda guerra mondiale: i bombardamenti atomici sul Giappone
La guerra in Europa era finita, ma il Giappone rifiutava di arrendersi. Pochi mesi dopo, il nuovo presidente degli Stati Uniti, Harry Truman (Roosevelt era morto il 12 aprile 1945), fece sganciare le prime bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki (6 e 9 agosto 1945).
Il 15 agosto, dopo che l’Urss aveva anch’essa dichiarato guerra al Giappone, l’imperatore Hiroito offrì agli Alleati la resa senza condizioni. Con la firma dell’armistizio, il 2 settembre 1945, si concludeva la Seconda guerra mondiale, dopo sei anni di conflitto, che aveva sconvolto il mondo e causato sofferenze immense.
Per approfondire singoli aspetti, leggi il riassunto sulle Cause seconda guerra mondiale e le Conseguenze seconda guerra mondiale
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