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Antica Grecia – storia e civiltà, riassunto

Antica Grecia: riassunto facile e completo sulla storia e la civiltà della Grecia antica, culla della civiltà occidentale.

Antica Grecia – le origini

Nell’XI secolo a.C., dopo il crollo della civiltà micenea, la Grecia entra in una fase di regresso economico e culturale, evidenziata dalla contrazione demografica e dall’abbandono della scrittura.

Per questo motivo gli storici hanno definito “secoli bui” o “Medioevo ellenico” il periodo compreso tra l’XI e il IX secolo a.C.

Tra l’XI e il X secolo a.C. si verifica la prima colonizzazione greca: i Dori, un popolo orginario della Macedonia e dell’Illiria, spingono gruppi di Eoli e Ioni sulle coste occidentali dell’Asia Minore (oggi Turchia). Costoro danno origine a una lunga serie di città, come Mileto, Efeso e Alicarnasso; la pratica della scrittura torna a diffondersi, attraverso un nuovo alfabeto derivato dall’alfabeto fenicio, e le città greche si danno le prime leggi scritte.

Antica Grecia – l’Età Arcaica e la nascita della pólis

Dall’VIII secolo a.C. si apre una nuova fase della storia greca, convenzionalmente definita Età Arcaica, caratterizzata da una decisa ripresa delle attività economiche e dei commerci.

In questo periodo nasce la pólis. La pólis è una città-Stato, in cui i cittadini partecipano alla vita politica. In realtà, il diritto di voto è riservato solo agli individui maschi in grado di pagarsi un armamento (e far quindi parte dell’esercito); tuttavia, esso rappresenta un cambiamento radicale rispetto alle grandi civiltà del Vicino Oriente, in cui l’individuo è considerato solo un suddito sottoposto alla volontà di un sovrano assoluto. Per un approfondimento leggi La pólis greca, caratteristiche della città greca.

Antica Grecia – la seconda colonizzazione

Durante l’Età Arcaica, l’aumento demografico e la conseguente necessità di nuove terre da coltivare portano a una seconda colonizzazione, che coinvolge l’Italia meridionale, ribattezzata dai colonizzatori Magna Grecia (ossia “Grande Grecia”).

Intanto, su tutte le altre poleis, si affermano l’aristocratica Sparta e la democratica Atene (per un approfondimento leggi Sparta e Atene a confronto).

Antica Grecia – le Guerre persiane

La Grecia non costituirà mai uno Stato unitario; tuttavia, nonostante le accese rivalità, i Greci non arrivano a mettere in discussione l’appartenenza a una civiltà comune, in virtù della quale essi si ritengono superiori ai popoli stranieri con cui entrano in contatto, definiti barbari (termine onomatopeico che significa letteralmente “balbuziente”, in quanto parlante una lingua straniera e quindi incomprensibile).

La consapevolezza di un’identità comune emerge in modo evidente in occasione delle Guerre persiane, combattute tra il 490 e il 479 a.C. contro il vasto e potente Impero persiano (per un approfondimento leggi Guerre persiane – Greci contro Persiani, riassunto facile).

Alla fine del V secolo a.C. termina l’Età Arcaica e si apre l’Età Classica (V-IV secolo a.C.).

Antica Grecia – l’egemonia di Atene e l’età di Pericle

All’indomani della vittoria sui Persiani, Sparta e Atene danno vita a due contrapposti sistemi di alleanza: da una parte la Lega peloponnesiaca, guidata da Sparta; dall’altra la Lega delio-attica, guidata da Atene.

Ad Atene emerge la figura di Pericle, che dominerà la scena per circa trent’anni (dal 461 al 429 a.C.). Per un approfondimento leggi Pericle e l’età d’oro di Atene.

Antica Grecia – la cultura in Età Classica

Pericle fa di Atene la capitale economica, politica e culturale della Grecia. Sotto il suo governo si radunano ad Atene filosofi come Socrate, Anassagora e Protagora; tragediografi come Eschilo, Sofocle ed Euripide e il commediografo Aristofane.

Pericle promuove un grandioso programma di edilizia pubblica, che ha il suo culmine e il suo capolavoro nel Partenone, il grande tempio dedicato ad Atena eretto sull’Acropoli, costruito dagli architetti Ictino e Callicrate e decorato dallo scultore Fidia.

La cultura classica non si esaurisce con la morte di Pericle (429 a.C.), ma anzi raggiungerà in seguito il suo apogeo con filosofi come Platone e Aristotele, il medico Ippocrate; lo storico Senofonte.

Antica Grecia – la Guerra del Peloponneso e la fine dell’Età Classica

Alla fine del V secolo a.C. l’egemonia di Atene entra in crisi. Le antiche tensioni tra Sparta e Atene sfociano nella Guerra del Peloponneso. Questa guerra durerà ben 27 anni (431-404 a.C.), coinvolgerà tutto il mondo greco e si concluderà con la disfatta di Atene. Per un approfondimento leggi La Guerra del Peloponneso, 431 a.C.-404 a.C.

Sparta impone ad Atene durissime condizioni di pace e un governo oligarchico, ribattezzato dei “Trenta tiranni” dai suoi oppositori democratici. In questo clima avviene anche la morte di Socrate (399 a.C.) accusato di corrompere le virtù morali dei giovani e di sovvertire l’ordine tradizionale.

Antica Grecia – dalla supremazia di Tebe all’Impero di Alessandro Magno

Tuttavia anche il dominio di Sparta non è destinato a durare a lungo. In seguito a nuove guerre, infatti, la città di Tebe esercita per qualche tempo la propria egemonia, ma la debolezza complessiva delle poleis greche, dovuti ai continui conflitti interni, apre la strada all’arrivo di un dominatore straniero Filippo II, re di Macedonia. Con la battaglia di Cheronea (338 a.C.), Filippo II impone l’egemonia macedone sulla Grecia.

Nel 336 a.C. a Filippo II succede il figlio Alessandro Magno. Egli estende i confini del suo dominio fino all’Indo e di fatto dà vita a un “impero universale” esteso su tutto l’Oriente conosciuto.

La morte di Alessandro Magno nel 323 a.C. chiude definitivamente l’Età Classica e apre convenzionalmente l’Età Ellenistica.

Grecia Antica – la cultura in Età Ellenistica

Durante l’Età Ellenistica (III-I secolo a.C.), la Grecia (con le sue poleis) decade politicamente, ma la sua cultura si diffonde in tutto l’Oriente unificato dal grande Alessandro, restandone a sua volta influenzata.

Gli studi scientifici conoscono in età ellenistica grandi progressi, testimoniati da nomi come quello di Euclide, i cui Elementi di geometria (300 a.C. circa) si studiano ancora oggi; di Archimede di Siracusa (287-212 a.C.) autore di scoperte fondamentali di meccanica e di ottica; di Aristarco di Samo (inizio del III secolo a.C.), l’astronomo che per primo ha immaginato un universo con il sole al centro; Eratostene di Cirene (275-195 a.C.), il geografo che ha calcolato con procedimenti matematici la lunghezza dell’Equatore.

Notevoli sono anche le indagini nel campo dell’ingegneria meccanica che portano a realizzare congegni e macchine di concezione avanzatissima.

In un clima politico caratterizzato dai conflitti e dalla perdita delle libertà tipiche delle poleis, la filosofia, la letteratura, il teatro non sono più l’espressione dei valori collettivi della comunità. Le nuove scuole filosofiche – epicureismo, stoicismo, scetticismo – si concentrano sui temi etici, individuando la felicità nel distacco dal mondo.

Il teatro e la letteratura abbandonano i grandi temi della tragedia greca per rivolgersi verso generi meno impegnati, come la lirica amorosa e il poemetto mitologico, in cui prevale l’interesse per la cura formale del testo.

Questo nuovo clima culturale influenza anche l’architettura e le arti figurative, che raggiungono uno straordinario livello di perfezione formale.

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